mercoledì 1 marzo 2017

Il Vangelo di Domenica 26 Febbraio 2017

VIII Domenica del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro del profeta Isaìa (49,14-15)
2° Lettura dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (4,1-5)
Dal Vangelo secondo Matteo (6,24-34) anno pari.
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Nessuno può servire due
padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà
all’uno e disprezzerà l’altro.
Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che
mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete;
la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né
raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre.
Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi,
può allungare anche di poco la propria vita?
E per il vestito, perché vi preoccupate?
Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano.
Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria,
vestiva come uno di loro.
Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si
getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo?
Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”.
Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani.
Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte
queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si
preoccuperà di se stesso.
A ciascun giorno basta la sua pena».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Le parole di Gesù sono davvero illuminanti; è inutile passare tutta la
vita preoccupandosi, fino ad ammalarsi, per quelle cose verso le quali
non abbiamo il minimo potere di influenza.
Mangiare, vestirsi e sopravvivere è un’arte che persino le creature
più semplici fanno senza preoccuparsi.
Il pericolo, secondo il Signore, è quello di perdere tempo senza
rendersi conto che ci sono cose ben più essenziali nella vita.
Una di queste è certamente cercare il regno di Dio; è un modo, questo,
per ricordarci che la nostra vita ha senso soltanto se essa è una continua
ricerca del nostro Creatore e Redentore.
Se ciò non avviene, siamo ne più ne meno come i pagani, cioè come
coloro che non hanno incontrato Dio nella loro vita.
Diamoci da fare allora, ed attraverso l’aiuto della preghiera cerchiamo
continuamente la redenzione.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


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