giovedì 13 luglio 2017

Il Vangelo del Venerdì 14 Luglio 2017

Della 14° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro della Gènesi (46,1-7.28-30)
Dal Vangelo secondo Matteo (10,16-23) anno dispari.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Ecco: io vi mando come pecore
in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno
nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia,
per dare testimonianza a loro e ai pagani.
Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte,
perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a
parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad
accusare i genitori e li uccideranno.
Sarete odiati da tutti a causa del mio nome.
Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato.
Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico:
non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La prospettiva che Gesù illustra ai discepoli non è invitante; l’immagine della
pecora indifesa in mezzo ai lupi feroci e senza scrupoli è davvero spaventosa.
Eppure, Gesù dice di fidarci dello Spirito di Dio, che a suo tempo saprà
suggerirci le cose e le azioni giuste da fare.
Questo è molto consolante; il Signore vuole farci capire che Lui si prende cura
di noi e non ci lascia soli, in quanto le situazioni che viviamo sono sempre
vissute sotto il suo sguardo, ed egli non permetterà mai che ci perdiamo.
Solo, è necessario dargli piena fiducia.
Quando sentiamo che Dio ci ha abbandonato e ci sembra di essere da soli,
chiediamoci piuttosto se non siamo troppo schiacciati dalla sofferenza e non
ci rendiamo conto che, in realtà, egli è vicino a noi e ci solleva teneramente
tra le sue braccia.
È proprio questo il punto cruciale, non è Lui che ci abbandona, ma siamo
noi che ci allontaniamo da Lui.
Per questo dobbiamo dargli sempre la nostra fiducia, nel dolore, logicamente
faremo fatica, ma per questo abbiamo la preghiera che ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.