venerdì 13 agosto 2021

Il Vangelo del Sabato 14 Agosto 2021

 

Della 19° settimana del Tempo Ordinario.

S. Massimiliano Maria Kolbe, presbitero e martire.

Prima Lettura

Scegliete oggi chi servire.

Dal libro di Giosuè (24,14-29)

In quei giorni, Giosuè disse al popolo: «Ora, dunque, temete il Signore e servitelo

con integrità e fedeltà.

Eliminate gli dèi che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume e in Egitto

e servite il Signore.

Se sembra male ai vostri occhi servire il Signore, sceglietevi oggi chi servire:

se gli dèi che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume oppure gli dèi degli

Amorrei, nel cui territorio abitate.

Quanto a me e alla mia casa, serviremo il Signore».

Il popolo rispose: «Lontano da noi abbandonare il Signore per servire altri dèi!

Poiché è il Signore, nostro Dio, che ha fatto salire noi e i padri nostri dalla terra

d’Egitto, dalla condizione servile; egli ha compiuto quei grandi segni dinanzi

ai nostri occhi e ci ha custodito per tutto il cammino che abbiamo percorso e

in mezzo a tutti i popoli fra i quali siamo passati.

Il Signore ha scacciato dinanzi a noi tutti questi popoli e gli Amorrei che

abitavano la terra.

Perciò anche noi serviremo il Signore, perché egli è il nostro Dio».

Giosuè disse al popolo: «Voi non potete servire il Signore, perché è un Dio santo,

è un Dio geloso; egli non perdonerà le vostre trasgressioni e i vostri peccati.

Se abbandonerete il Signore e servirete dèi stranieri, egli vi si volterà contro e,

dopo avervi fatto tanto bene, vi farà del male e vi annienterà».

Il popolo rispose a Giosuè: «No! Noi serviremo il Signore».

Giosuè disse allora al popolo: «Voi siete testimoni contro voi stessi, che vi siete

scelti il Signore per servirlo!».

Risposero: «Siamo testimoni!».

«Eliminate allora gli dèi degli stranieri, che sono in mezzo a voi, e rivolgete il

vostro cuore al Signore, Dio d’Israele!».

Il popolo rispose a Giosuè: «Noi serviremo il Signore, nostro Dio, e ascolteremo

la sua voce!».

Giosuè in quel giorno concluse un’alleanza per il popolo e gli diede uno statuto

e una legge a Sichem.

Scrisse queste parole nel libro della legge di Dio.

Prese una grande pietra e la rizzò là, sotto la quercia che era nel santuario del Signore.

Infine, Giosuè disse a tutto il popolo: «Ecco: questa pietra sarà una testimonianza

per noi, perché essa ha udito tutte le parole che il Signore ci ha detto; essa servirà

quindi da testimonianza per voi, perché non rinneghiate il vostro Dio».

Poi Giosuè congedò il popolo, ciascuno alla sua eredità.

Dopo questi fatti, Giosuè figlio di Nun, servo del Signore, morì a centodieci anni.

Parola di Dio.

Vangelo

Non impedite che i bambini vengano a me; a chi è come loro, infatti,

appartiene il regno dei cieli.

Dal Vangelo secondo Matteo (19,13-15) anno dispari.

In quel tempo, furono portati a Gesù dei bambini perché imponesse loro le mani

e pregasse; ma i discepoli li rimproverarono.

Gesù però disse: «Lasciateli, non impedite che i bambini vengano a me;

a chi è come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli».

E, dopo avere imposto loro le mani, andò via di là.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

I bambini fanno rumore, ovvio.

Soprattutto in chiesa, durante le nostre funzioni.

E più sono piccoli e più sono fastidiosi, si permettono magari di piangere

disperati proprio nei momenti mistici della celebrazione.

E poi questi bambini che non vengono a messa se non perché “obbligati” dai parroci!

Che roba!

E i genitori vivono in ansia perenne; tentano di recepire qualche brandello della

liturgia e, nel contempo, devono rincorrere i loro cuccioli che si ridestano

all’odore dell’incenso.

Per non parlare degli sguardi impietosi e giudicanti delle vicine di banco, arzille

signore che in cuor loro pensano che non ci sono più i genitori di una volta.

Quanto siamo lontani dal Vangelo!

Quanto sono noiose le nostre celebrazioni per i bambini!

Di quanta conversione abbiamo bisogno!

Gesù la strada l’ha indicata chiaramente, proprio ai suoi apostoli che pensavano

di liberare il Maestro dalla vivacità dei bambini, cosa che Lui, invece,

gradiva e gradisce.

Certo, se poi un bambino ha deciso di sfidare il celebrante e urla più forte dei

microfoni sarà delicatezza dei genitori uscire qualche minuto o, meglio, avere

uno spazio riservato, ma per il resto; lasciamo che i bambini vadano a Lui!

Nella mia parrocchia, c’è un posto riservato per genitori con bambini, con lo

schermo per assistere alla Messa, ed è bello quando vado a portare la Comunione,

vedere i più grandicelli che allungano le manine come vedono fare i loro genitori

per ricevere il Signore, li faccio un sorriso con una preghiera, nella speranza che

questa voglia che hanno di ricevere il Signore gli rimanga quando saranno adulti.

Una Domenica, un bimbo che aveva allungato la manina non avendo ricevuto solo

che un sorriso, si è messo a piangere disperato, mi sono avvicinato e gli ho sussurrato

all’orecchio, non ne ho più nel calice, vado a prenderle e poi te la porto, tu aspettami.

Finita la Messa, ho preso in sacrestia un’ostia non consacrata e glielo portata,

quando mi ha visto ha fatto un sorriso enorme, i suoi genitori mi dissero che

non voleva uscire perchè ti aspettava.

Ecco le belle cose che possono succedere facendo servizio all’Altare, per questo

ringrazio e prego il Signore per tutti questi doni.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.