venerdì 17 maggio 2019

Il Vangelo del Sabato 18 Maggio 2019


Della 4° settimana di Pasqua.
1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (13,44-52)
Dal Vangelo secondo Giovanni (14,7-14) anno dispari.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se avete conosciuto me,
conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai
conosciuto, Filippo?
Chi ha visto me, ha visto il Padre.
Come puoi tu dire: Mostraci il Padre?
Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me?
Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane
in me, compie le sue opere.
Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me.
Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch'egli compirà le opere che
io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre.
E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia
glorificato nel Figlio.
Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Chi vede me vede il Padre, dice Gesù ad uno sbalordito Filippo.
Gesù è più di un rabbino, più di un profeta, più del Messia; è la
manifestazione stessa del Padre, il Figlio di Dio.
E nello stesso tempo si identifica con Dio per poi, dopo la Pentecoste,
parlare dello Spirito come manifestazione di Dio.
Nelle prime comunità si abbozza la consapevolezza del mistero di un
Dio che è unico, ma non solitario, che è comunione, che è comunicazione,
relazione d’amore.
Un Dio che è Trinità e alla cui immagine siamo stati creati.
Non sa, Filippo, che la sua domanda ottiene una risposta che ci lascia
intravvedere il mistero sconcertante di Dio Trinità.
E Gesù avverte i discepoli e noi, che qualunque cosa chiediamo al Padre nel
suo nome la otteniamo.
Perciò, la Chiesa conclude ogni sua orazione ufficiale chiedendo “per Cristo
nostro Signore”, in obbedienza a quanto il Signore ci ha chiesto.
Per Cristo ci rivolgiamo al Padre, diventando figli nel Figlio, concittadini
dei santi e famigliari di Dio, attraverso la nostra preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.