domenica 11 agosto 2024

Il Vangelo del Lunedì 12 Agosto 2024

 

Della 19° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Giovanna Francesca de Chantal, religiosa.

Prima Lettura

Così percepii in visione la gloria del Signore.

Dal libro del profeta Ezechièle (1,2-5.24-28c)

Era l’anno quinto della deportazione del

re Ioiachìn, il cinque del mese: la parola

del Signore fu rivolta al sacerdote

Ezechièle, figlio di Buzì, nel paese dei

Caldèi, lungo il fiume Chebar.

Qui fu sopra di lui la mano del Signore.

Io guardavo, ed ecco un vento tempestoso

avanzare dal settentrione, una grande nube

e un turbinìo di fuoco, che splendeva tutto

intorno, e in mezzo si scorgeva come un

balenare di metallo incandescente.

Al centro, una figura composta di quattro

esseri animati, di sembianza umana.

Quando essi si muovevano, io udivo il

rombo delle ali, simile al rumore di grandi

acque, come il tuono dell’Onnipotente,

come il fragore della tempesta, come

il tumulto d’un accampamento.

Quando poi si fermavano, ripiegavano le ali.

Ci fu un rumore al di sopra del

firmamento che era sulle loro teste.

Sopra il firmamento che era sulle loro

teste apparve qualcosa come una pietra

di zaffìro in forma di trono e su questa

specie di trono, in alto, una figura dalle

sembianze umane.

Da ciò che sembravano i suoi fianchi in

su, mi apparve splendido come metallo

incandescente e, dai suoi fianchi in giù,

mi apparve come di fuoco.

Era circondato da uno splendore simile

a quello dell’arcobaleno fra le nubi in

un giorno di pioggia.

Così percepii in visione la gloria del Signore.

Quando la vidi, caddi con la faccia a terra.

Parola di Dio.

Vangelo

Lo uccideranno, ma risorgerà.

I figli sono liberi dal tributo.

Dal Vangelo secondo Matteo (17,22-27) anno pari.

In quel giorno, mentre si trovavano

insieme in Galilea, Gesù disse ai suoi

discepoli: «Il Figlio dell’uomo sta per

essere consegnato nelle mani degli

uomini e lo uccideranno, ma il terzo

giorno risorgerà».

Ed essi furono molto rattristati.

Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli

che riscuotevano la tassa per il tempio

si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Il

vostro maestro non paga la tassa?».

Rispose: «Sì».

Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne

dicendo: «Che cosa ti pare, Simone?

I re della terra da chi riscuotono le tasse

e i tributi?

Dai propri figli o dagli estranei?».

Rispose: «Dagli estranei».

E Gesù replicò: «Quindi i figli sono liberi.

Ma, per evitare di scandalizzarli, va’ al

mare, getta l’amo e prendi il primo pesce

che viene su, aprigli la bocca e vi troverai

una moneta d’argento.

Prendila e consegnala loro per me e per te».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù vuole pagare la tassa del tempio, certo.

Si scaglia contro il tempio, contro la

gestione che ne fa la rinata classe

sacerdotale, non è d'accordo col clima

di esteriorità e superstizione che sta

riducendo il tempio ad una gigantesca

fabbrica di soldi.

Ogni israelita è tenuto a pagare una tassa,

un contributo annuale, come se non

bastassero le imposte di Roma!

Ma non importa; Gesù non è un anarchico,

non vuole radere al suolo ma ricostruire,

ridare speranza, trovare il significato

profondo dei gesti e delle pratiche religiose.

La Chiesa, comunità dei discepoli, nella

storia ha assunto una configurazione,

ha inventato lungo i secoli delle strutture

che permettessero di annunciare il

Vangelo con libertà e di assolvere

alla propria missione.

Oggi, spesso, queste strutture hanno

perso di significato e rischiano di essere

solo un peso che grava sulle spalle dei

pochi cristiani rimasti.

Ma prendiamo a cuore anche l’aspetto

concreto della vita parrocchiale; il tetto

che perde, le spese del riscaldamento,

le pulizie delle aule.

Gesù non ha fatto lo snob, si è sporcato

le mani, ha dato del suo, per sé e per

Pietro, noi ci sentiamo migliori?

Speriamo, intanto preghiamo.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.