martedì 5 maggio 2015

Il Vangelo del Mercoledì 6 Maggio 2015

1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (15,1-6)
Dal Vangelo secondo Giovanni (15,1-8) anno B.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Io
sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore.
Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia,
e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché
porti più frutto.
Voi siete già puri, a causa della parola che
vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi.
Come il tralcio non può portare frutto da se stesso
se non rimane nella vite, così neanche voi se non
rimanete in me.
Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto,
perché senza di me non potete far nulla.
Chi non rimane in me viene gettato via come il
tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel
fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in
voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto.
In questo è glorificato il Padre mio: che portiate
molto frutto e diventiate miei discepoli».
Parola del Signore.
Ci sono dei precetti che portano alla vita e alla
libertà, ma ci sono anche delle regole che possono
risultare soffocanti ed asfittiche.
Infatti c’è sempre il rischio che la legge di Cristo,
dolce e piena di gioia, venga offuscata da precetti
di uomini che a lungo andare rischiano di far perdere
il senso genuino di quelle parole di vita.
Ma tale legge è anzitutto libertà, e non può mai
essere considerata un laccio nel quale stringere le
persone e nel quale limitare la libertà altrui.
Si deve essere fedeli allo Spirito di Gesù, e non tanto
ai precetti umani.
Come ci chiede Gesù.
Il comportamento di questo vignaiolo apparentemente
è strano; il tralcio che porta frutto viene sottoposto ad
una potatura più accurata perché possa portare
ancora più frutto.
La potatura, si sa, fa male in quanto taglia e recide
in profondità.
Quante volte anche noi veniamo sottoposti a
purificazioni di ogni tipo?
Dolori di vario genere ci sembrano castighi e punizioni
da parte di Dio.
Eppure, se potessimo vedere il valore che hanno
queste contrarietà, saremmo davvero felici e ci lasceremmo
potare con pazienza dal divino vignaiolo che ci ama tanto.
Lasciamo fare a Dio il suo lavoro che lo sa fare molto bene,
per non faticare, aiutiamoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.