giovedì 27 giugno 2019

Il Vangelo del Venerdì 28 Giugno 2019


Della 12° settimana del Tempo Ordinario.
Sacratissimo Cuore di Gesù.
1° Lettura dal libro del profeta Ezechièle (34,11-16)
Così dice il Signore Dio: «Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e le passerò
in rassegna.
Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle
sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e
le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine.
Le farò uscire dai popoli e le radunerò da tutte le regioni.
Le ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti d’Israele, nelle valli
e in tutti i luoghi abitati della regione.
Le condurrò in ottime pasture e il loro pascolo sarà sui monti alti d’Israele;
là si adageranno su fertili pascoli e pasceranno in abbondanza sui monti d’Israele.
Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo
del Signore Dio.
Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita,
fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della
forte; le pascerò con giustizia».
Parola di Dio.
2° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (5,5b-11)
Fratelli, l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello
Spirito Santo che ci è stato dato.
Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi.
Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe
morire per una persona buona.
Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo
ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira
per mezzo di lui.
Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo
della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati
mediante la sua vita.
Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo,
grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca (15,3-7) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse ai farisei e agli scribi questa parabola: «Chi di voi,
se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va
in cerca di quella perduta, finché non la trova?
Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama
gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia
pecora, quella che si era perduta”.
Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte,
più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Molta folla seguiva Gesù.
Erano per lo più malati, gente sbandata e abbandonata in cerca di protezione,
di guarigione e di conforto.
Ovviamente per i responsabili religiosi di Israele, tutto ciò era scandaloso,
perché, perché, il Signore si metteva a tavola con i peccatori e i pubblicani,
che secondo loro, erano persone ambigue e impure.
Ma per Gesù, la familiarità con i pubblicani e i peccatori non era casuale,
bensì, una scelta ben precisa.
Voleva donare a loro la grande misericordia che Dio ha per tutti.
Perciò, il Vangelo oggi ci narra le prime due parabole della misericordia.
Nella prima, Dio è presentato come un pastore che ha perso una delle sue
cento pecore.
Bene, ma il pastore lascia le novantanove rimaste all’ovile e si mette alla
ricerca di quella smarrita.
Nella seconda, Dio è immaginato come una donna di casa che ha perso
una moneta e si mette a cercarla finchè non la trova.
Ambedue, il pastore e la donna, dopo aver trovato la pecora e la moneta
smarrite, chiamano i loro vicini per fare festa.
Dio non vuole la morte ma la nostra conversione, ossia, ci chiede di
cambiare vita e tornare a Lui.
È la festa più sentita da Dio.
Per questo Dio si mette a cercarci, anzi, viene a mendicare amore.
Ed in particolare lo fa con noi, perciò, lasciamoci trovare da Lui,
facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.