lunedì 3 aprile 2017

Il Vangelo del Martedì 4 Aprile 2017

1° Lettura dal libro dei Numeri (21,4-9)
Dal Vangelo secondo Giovanni (8,21-30) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete,
ma morirete nel vostro peccato.
Dove vado io, voi non potete venire».
Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento
che dice: “Dove vado io, voi non potete venire”?».
E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di
questo mondo, io non sono di questo mondo.
Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete
che Io Sono, morirete nei vostri peccati».
Gli dissero allora: «Tu, chi sei?».
Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico.
Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha
mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo».
Non capirono che egli parlava loro del Padre.
Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo,
allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso,
ma parlo come il Padre mi ha insegnato.
Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo,
perché faccio sempre le cose che gli sono gradite».
A queste sue parole, molti credettero in lui.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La constatazione di Gesù è davvero terribile, nei confronti dei Giudei.
Essi moriranno nel loro peccato per il fatto di non aver riconosciuto la
sua persona e la sua divinità.
Non si rendono conto, infatti, che presto l'identità di Gesù verrà
pienamente rivelata sulla croce; crederanno che si tratterà della sua
sconfitta definitiva e non comprenderanno che in quel momento il
Padre rivelerà appieno il suo volto misericordioso.
Spesso dimentichiamo che proprio nelle sofferenze, quando siamo
sotto la croce, scopriamo il volto misericordioso di Dio.
E proprio in quei momenti che ci accorgiamo della sua signoria e
della sua potenza d'amore.
È un paradosso, eppure è così: nel volto di Gesù, sfigurato dal
dolore, scopriamo la potenza di Dio.
Certo che la sofferenza dobbiamo imparare ad accettarla, solo allora
scopriamo l’aiuto del Signore attraverso il suo amore, non è
assolutamente facile, solo la preghiera ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.