giovedì 7 marzo 2024

Il Vangelo del Venerdì 8 Marzo 2024

 

Della 3° settimana di Quaresima.

San Giovanni di Dio, religioso.

Prima lettura.

Non chiameremo più dio nostro

l'opera delle nostre mani.

Dal libro del profeta Osèa (14,2-10)

Torna dunque, Israele, al Signore, tuo Dio,

poiché hai inciampato nella tua iniquità.

Preparate le parole da dire e tornate al

Signore; ditegli: «Togli ogni iniquità,

accetta ciò che è bene:

non offerta di tori immolati, ma la lode

delle nostre labbra.

Assur non ci salverà, non cavalcheremo più

su cavalli, né chiameremo più "dio nostro"

l'opera delle nostre mani, perché presso di

te l'orfano trova misericordia».

«Io li guarirò dalla loro infedeltà, li amerò

profondamente, poiché la mia ira si è

allontanata da loro.

Sarò come rugiada per Israele; fiorirà

come un giglio e metterà radici come

un albero del Libano, si spanderanno

i suoi germogli e avrà la bellezza

dell'olivo e la fragranza del Libano.

Ritorneranno a sedersi alla mia ombra,

faranno rivivere il grano, fioriranno

come le vigne, saranno famosi come

il vino del Libano.

Che ho ancora in comune con gli

idoli, o Èfraim?

Io l'esaudisco e veglio su di lui; io sono

come un cipresso sempre verde, il tuo

frutto è opera mia».

Chi è saggio comprenda queste cose, chi

ha intelligenza le comprenda; poiché rette

sono le vie del Signore, i giusti camminano

in esse, mentre i malvagi v'inciampano.

Parola di Dio.

Vangelo.

Il Signore nostro Dio è

l'unico Signore: lo amerai.

Dal Vangelo secondo Marco (12,28b-34) anno pari.

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno

degli scribi e gli domandò: «Qual è il

primo di tutti i comandamenti?».

Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele!

Il Signore nostro Dio è l'unico Signore;

amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo

cuore e con tutta la tua anima, con tutta

la tua mente e con tutta la tua forza".

Il secondo è questo: "Amerai il tuo

prossimo come te stesso".

Non c'è altro comandamento più

grande di questi».

Lo scriba gli disse: «Hai detto bene,

Maestro, e secondo verità, che Egli

è unico e non vi è altri all'infuori di

lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta

l'intelligenza e con tutta la forza e

amare il prossimo come se stesso vale

più di tutti gli olocàusti e i sacrifici».

Vedendo che egli aveva risposto

saggiamente, Gesù gli disse: «Non

sei lontano dal regno di Dio».

E nessuno aveva più il coraggio

di interrogarlo.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Non è strana la domanda dello scriba;

ai dieci comandamenti che troviamo nel

decalogo del Deuteronomio, la tradizione

rabbinica aveva aggiunti poco meno di

seicento fittissime e precisissime leggi

e osservanze che il pio ebreo era tenuto

ad osservare.

Mi chiedo già soltanto come facessero

a ricordarsele!

Leggi da osservare, ma, ricordiamocelo,

nella logica del Vangelo, nella logica

della Rivelazione; legge come progetto

per essere felici, come sentiero che ci

porta alla piena realizzazione.

Come a dire; cos’è che rende felice l’uomo?

Cosa, tra le molte proposte che intasano

la nostra prospettiva di vita, è veramente

la chiave di volta del nostro esistere?

La risposta, conosciuta, è tutto meno

che scontata; ama.

Ama e scopriti amato, ama e lasciati

avvolgere da un amore che ha radici

profonde, che trova la sua sorgente in Dio,

ama e fa della tua vita un dono d’amore.

Ecco il primo dei comandamenti, ecco

ciò che veramente può liberare il grido

di gioia del nostro ‘io’ più profondo.

E la risposta di Gesù raggiunge,

straordinariamente, le aspirazioni più

vere e profonde dell’uomo.

Ma a questa risposta va aggiunta

una riflessione.

Potremmo dire; in cosa consiste l’amore?

Se l’amore è la dimensione più vera della

vita, perché facciamo così fatica a viverlo?

Perché possiamo amare male o con

ambiguità o con possesso, così da

tradurre una melodia in un accento

stridulo che ci ferisce profondamente?

Che il Signore ci accordi di amare come

Lui ci ha amati; col cuore e con la volontà,

desiderando il bene dell’altro, senza

possesso né egoismo.

Mettiamoci alla scuola dell’amore

del Maestro Gesù.

L’amore è il cuore del tuo Vangelo, Signore.

L’amore è il nostro desiderio più nascosto,

il nostro sogno segreto.

Insegnaci ad amare, Signore, insegnaci a

lasciarci amare, e sarà gioia piena nei

secoli dei secoli, aiutandoci con la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.