lunedì 14 giugno 2021

Il Vangelo del Martedì 15 Giugno 2021

 

Della 11° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Germana Cousin, Vergine.

Prima lettura.

Cristo si è fatto povero per voi.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (8,1-9)

Vogliamo rendervi nota, fratelli, la grazia di Dio concessa alle Chiese della Macedònia,

perché, nella grande prova della tribolazione, la loro gioia sovrabbondante e la loro

estrema povertà hanno sovrabbondato nella ricchezza della loro generosità.

Posso testimoniare infatti che hanno dato secondo i loro mezzi e anche al di là dei loro

mezzi, spontaneamente, domandandoci con molta insistenza la grazia di prendere parte

a questo servizio a vantaggio dei santi.

Superando anzi le nostre stesse speranze, si sono offerti prima di tutto al Signore e poi

a noi, secondo la volontà di Dio; cosicché abbiamo pregato Tito che, come l'aveva

cominciata, così portasse a compimento fra voi quest'opera generosa.

E come siete ricchi in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella conoscenza, in ogni zelo

e nella carità che vi abbiamo insegnato, così siate larghi anche in quest'opera generosa.

Non dico questo per darvi un comando, ma solo per mettere alla prova la sincerità del

vostro amore con la premura verso gli altri.

Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto

povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.

Parola di Dio.

Vangelo.

Amate i vostri nemici.

Dal Vangelo secondo Matteo (5,43-48) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: "Amerai

il tuo prossimo" e odierai il tuo nemico.

Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano,

affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole

sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.

Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete?

Non fanno così anche i pubblicani?

E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario?

Non fanno così anche i pagani?

Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Me lo vedo, il Signore, mentre pronuncia il discorso della montagna.

Ha alzato il tiro, ha chiesto ai discepoli di non ridursi a meri esecutori di comandi

dati dall’alto, di freddi e scrupolosi contabili della norma, ma di osare, di tornare

al cuore del comando dato da Dio, di leggervi il progetto straordinario soggiacente.

Pezzo per pezzo ha smontato le scrupolose minuzie che facevano diventare la

Legge una farsa, che filtravano il moscerino e ingoiavano il cammello.

Ora arriva alla conclusione del suo impegnativo discorso; se amiamo quelli che ci

amano, se troviamo simpatici coloro che ci trovano simpatici, se frequentiamo solo

chi ci fa i complimenti, cosa facciamo di straordinario?

Lo fanno tutti!

A volte i nostri atteggiamenti sono frutto del buon senso e dell’abitudine, non della

sofferta e dolorosa scelta cristiana!

Il Signore ci chiede di andare oltre, di alzare lo sguardo, di osare.

Amare, cioè volere bene, volere-il-bene di chi ci augura il male imita il modo che

Dio ha verso ciascuno di noi, rende palese la perfezione di Dio che è la sua infinita

e inesausta compassione e la sua misericordia senza limiti.

Attenzione amici, che non è facile e, solo la preghiera ci può aiutare.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.