mercoledì 11 settembre 2024

Il Vangelo del Giovedì 12 Settembre 2024

 

Della 23° settimana del Tempo Ordinario.

Santissimo Nome di Maria,

l'amore di Maria verso il Figlio

Prima Lettura

Ferendo la coscienza debole dei

fratelli, voi peccate contro Cristo.

Dalla prima lettera di san Paolo

apostolo ai Corìnzi (8,1b-7.11-13)

Fratelli, la conoscenza riempie di

orgoglio, mentre l’amore edifica.

Se qualcuno crede di conoscere

qualcosa, non ha ancora imparato

come bisogna conoscere.

Chi invece ama Dio, è da lui conosciuto.

Riguardo dunque al mangiare le carni

sacrificate agli idoli, noi sappiamo che

non esiste al mondo alcun idolo e che

non c’è alcun dio, se non uno solo.

In realtà, anche se vi sono cosiddetti dèi

sia nel cielo che sulla terra-e difatti ci sono

molti dèi e molti signori-, per noi c’è un

solo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene

e noi siamo per lui; e un solo Signore,

Gesù Cristo, in virtù del quale esistono

tutte le cose e noi esistiamo grazie a lui.

Ma non tutti hanno la conoscenza; alcuni,

fino ad ora abituati agli idoli, mangiano

le carni come se fossero sacrificate agli

idoli, e così la loro coscienza, debole

com’è, resta contaminata.

Ed ecco, per la tua conoscenza, va in

rovina il debole, un fratello per il quale

Cristo è morto!

Peccando così contro i fratelli e ferendo

la loro coscienza debole, voi peccate

contro Cristo.

Per questo, se un cibo scandalizza il mio

fratello, non mangerò mai più carne,

per non dare scandalo al mio fratello.

Parola di Dio.

Vangelo

Siate misericordiosi, come il

Padre vostro è misericordioso.

Dal Vangelo secondo Luca (6,27-38) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

“A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri

nemici, fate del bene a quelli che vi odiano,

benedite coloro che vi maledicono, pregate

per coloro che vi trattano male.

A chi ti percuote sulla guancia, offri anche

l’altra; a chi ti strappa il mantello, non

rifiutare neanche la tunica.

Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende

le cose tue, non chiederle indietro.

E come volete che gli uomini facciano a

voi, così anche voi fate a loro.

Se amate quelli che vi amano, quale

gratitudine vi è dovuta?

Anche i peccatori amano quelli che li amano.

E se fate del bene a coloro che fanno del

bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta?

Anche i peccatori fanno lo stesso.

E se prestate a coloro da cui sperate

ricevere, quale gratitudine vi è dovuta?

Anche i peccatori concedono prestiti ai

peccatori per riceverne altrettanto.

Amate invece i vostri nemici, fate del

bene e prestate senza sperarne nulla, e la

vostra ricompensa sarà grande e sarete

figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo

verso gl’ingrati e i malvagi.

Siate misericordiosi, come il Padre

vostro è misericordioso .

Non giudicate e non sarete giudicati; non

condannate e non sarete condannati;

perdonate e sarete perdonati.

Date e vi sarà dato: una misura buona,

pigiata, colma e traboccante vi sarà

versata nel grembo, perché con la misura

con la quale misurate, sarà misurato

a voi in cambio”.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Luca amplia il discorso della montagna

di Matteo e propone, ai discepoli del

Signore, una misura di santità che mette

i brividi, amare i propri nemici, perdonare,

donare senza condizione; tutto ciò

manifesta la nostra appartenenza al Signore.

Non è, però, il frutto di uno sforzo, una

sorta di supereroismo spirituale; la morale

cristiana senza Cristo è immorale!

Possiamo perdonare perché perdonati,

possiamo donare ciò che abbiamo

abbondantemente ricevuto, possiamo

amare perché, noi per primi, siamo

amati dal Signore Gesù.

Luca, poi, si permette di correggere il suo

collega che conclude il discorso scrivendo;

siate perfetti come il Padre.

Luca, invece, scrive: siate misericordiosi

come il Padre.

La perfezione di Dio non è un’asettica

situazione di correttezza morale, affatto.

La perfezione di Dio consiste nella sua

infinita misericordia, nella sua pazienza

illimitata, nel suo amare senza condizioni

e senza misura.

Perciò possiamo, sfiorando il paradosso,

partecipare alla sua santità, che non

consiste nel non fare errori, ma nel farli

per eccesso d’amore, aiutati dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.