domenica 30 luglio 2023

Il Vangelo del Lunedì 31 Luglio 2023

 

Della 17° settimana del Tempo Ordinario.

Sant' Ignazio di Loyola, fondatore

della Compagnia di Gesù.

Prima Lettura

Questo popolo diventerà come questa

cintura, che non è più buona a nulla.

Dal libro dell'Èsodo (32,15-24.30-34)

In quei giorni, Mosè si voltò e scese dal

monte con in mano le due tavole della

Testimonianza, tavole scritte sui due lati,

da una parte e dall’altra.

Le tavole erano opera di Dio, la scrittura

era scrittura di Dio, scolpita sulle tavole.

Giosuè sentì il rumore del popolo che

urlava e disse a Mosè: «C’è rumore di

battaglia nell’accampamento».

Ma rispose Mosè: «Non è il grido di

chi canta: “Vittoria!”.

Non è il grido di chi canta: “Disfatta!”.

Il grido di chi canta a due cori io sento».

Quando si fu avvicinato all’accampamento,

vide il vitello e le danze.

Allora l’ira di Mosè si accese: egli scagliò

dalle mani le tavole, spezzandole ai piedi

della montagna.

Poi afferrò il vitello che avevano fatto,

lo bruciò nel fuoco, lo frantumò fino a

ridurlo in polvere, ne sparse la polvere

nell’acqua e la fece bere agli Israeliti.

Mosè disse ad Aronne: «Che cosa ti ha

fatto questo popolo, perché tu l’abbia

gravato di un peccato così grande?».

Aronne rispose: «Non si accenda l’ira del

mio signore; tu stesso sai che questo

popolo è incline al male.

Mi dissero: “Fa’ per noi un dio che

cammini alla nostra testa, perché a Mosè,

quell’uomo che ci ha fatto uscire dalla

terra d’Egitto, non sappiamo che cosa

sia accaduto”.

Allora io dissi: “Chi ha dell’oro?

Toglietevelo!”.

Essi me lo hanno dato; io l’ho gettato

nel fuoco e ne è uscito questo vitello».

Il giorno dopo Mosè disse al popolo: «Voi

avete commesso un grande peccato; ora

salirò verso il Signore: forse otterrò il

perdono della vostra colpa».

Mosè ritornò dal Signore e disse: «Questo

popolo ha commesso un grande peccato:

si sono fatti un dio d’oro.

Ma ora, se tu perdonassi il loro peccato.

Altrimenti, cancellami dal tuo libro che

hai scritto!».

Il Signore disse a Mosè: «Io cancellerò dal

mio libro colui che ha peccato contro di me.

Ora va’, conduci il popolo là dove io ti ho detto.

Ecco, il mio angelo ti precederà; nel giorno

della mia visita li punirò per il loro peccato».

Parola di Dio.

Vangelo

Il granello di senapa diventa un albero,

tanto che gli uccelli del cielo vengono

a fare il nido fra i suoi rami.

Dal Vangelo secondo Matteo (13,31-35) anno dispari.

In quel tempo, Gesù espose alla folla

un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei

cieli è simile a un granello di senape, che

un uomo prese e seminò nel suo campo.

Esso è il più piccolo di tutti i semi ma,

una volta cresciuto, è più grande delle

altre piante dell’orto e diventa un albero,

tanto che gli uccelli del cielo vengono

a fare il nido fra i suoi rami».

Disse loro un’altra parabola: «Il regno

dei cieli è simile al lievito, che una donna

prese e mescolò in tre misure di farina,

finché non fu tutta lievitata».

Tutte queste cose Gesù disse alle folle

con parabole e non parlava ad esse se

non con parabole, perché si compisse ciò

che era stato detto per mezzo del profeta:

«Aprirò la mia bocca con parabole,

proclamerò cose nascoste fin dalla

fondazione del mondo».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Il Regno è una realtà piccola, insignificante,

modesta che pure, come il lievito nella

farina, come il granello di senapa, può

crescere fino a diventare una realtà

importante e significativa.

Non si tratta di far diventare lievito tutta

la pasta, ma di fare lievitare la realtà,

di darle spessore.

Non guardiamo alla nostra pastorale con

criteri mondani, non scimmiottiamo

logiche che assomigliano più al marketing

che al Vangelo; grazie al cielo, nella

Chiesa, non ci sono ancora i premi

di produzione!

Non lamentatevi, operai del Vangelo!

Non scoraggiatevi preti in prima linea!

Su di morale, catechiste ed educatori!

La nostra azione, il nostro servizio non

è nella logica mondana della produttività

e del risultato, ma in quella evangelica

dell’amore e della testimonianza.

Non scordiamocelo

quando-inevitabilmente-sentiamo

che il nostro sforzo va disperso

e ciò che riusciamo a dire in un’ora

a settimana a venti scalmanati

bambini, verrà poi contraddetto

nella restante settimana dal (triste)

mondo in cui viviamo.

Teniamo a mente questo Vangelo quando

programmiamo le nostre attività, quando

anche noi cattolici cediamo alla

tentazione del sondaggio, della

contabilità delle anime, dei risultati.

L’essenziale, ci dice il Signore,

è che il lievito; lieviti.

Che faccia il suo mestiere, come il sale che

non serve a nulla se perde il suo sapore.

Che bello sarebbe mettere in pratica

questi insegnamenti del Signore,

logicamente non è facile, ma la

preghiera ci può dare una mano!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.