mercoledì 1 marzo 2017

Il Vangelo del Sabato 18 Febbraio 2017

1° Lettura dalla lettera agli Ebrei (11,1-7)
Dal Vangelo secondo Marco (9,2-13) anno dispari.
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li
condusse su un alto monte, in disparte, loro soli.
Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti,
bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche.
E apparve loro Elìa con Mosè e conversavano con Gesù.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi
essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa».
Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati.
Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì
una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!».
E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno,
se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad
alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo
fosse risorto dai morti.
Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse
dire risorgere dai morti.
E lo interrogavano: «Perché gli scribi dicono che prima deve
venire Elìa?».
Egli rispose loro: «Sì, prima viene Elìa e ristabilisce ogni cosa;
ma, come sta scritto del Figlio dell’uomo?
Che deve soffrire molto ed essere disprezzato.
Io però vi dico che Elìa è già venuto e gli hanno fatto quello che
hanno voluto, come sta scritto di lui».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La visione che si presenta davanti agli Apostoli è talmente fuori
dalle regole e straordinaria, che essi stesi trovano estrema difficoltà
ad esprimere ciò che videro davvero quel giorno sul monte.
Eppure è un’esperienza che segno le loro menti ed i loro cuori in
maniera definitiva, visto che a distanza di molti anni lo stesso
Pietro la descrive ancora con vividezza di particolari.
Però, Marco evidenzia anche un’altra caratteristica; essi, pur
avendo assistito a questa manifestazione di Gesù, non hanno ancora
capito che il mistero di Gesù è un mistero di gloria, che però passa
attraverso la passione e la croce.
Così è per Giovanni Battista, nuovo Elia, che è stato ucciso
dall’indifferenza e dalle idee meschine di chi non voleva aprire
il cuore alla verità.
Apriamo perciò il nostro cuore, ed anche noi vivremo quello che
hanno vissuto gli Apostoli sul monte, preparandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

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