giovedì 12 febbraio 2015

Il Vangelo del Venerdì 13 Febbraio 2015

Dal libro della Genesi (Gen 3,1-8)
Dal Vangelo secondo Marco (7,31-37) anno B.
In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro,
passando per Sidone, venne verso il mare di Galilea
in pieno territorio della Decàpoli.
Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di
imporgli la mano.
Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose
le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua;
guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro
e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!».
E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il
nodo della sua lingua e parlava correttamente.
E comandò loro di non dirlo a nessuno.
Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e,
pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa:
fa udire i sordi e fa parlare i muti!».
Parola del Signore.
Il male è una brutta bestia, esso si stabilisce nell’animo
umano e piano piano agisce in tutto il corpo; in che modo?
Esso colpisce prima i sensi esterni, poi man mano
quelli sempre più interni ed infine tocca la sete di
conoscenza che è radicata nel cuore di ogni uomo.
Qual è il risultato?
La nudità che prima era segno di innocenza adesso
diventa segno di una dignità ormai perduta; essi (i nostri
progenitori Adamo ed Eva), si accorgono che qualcosa
nel loro rapporto con Dio, è ormai irrimediabilmente
perduto, e ciò che il tentatore aveva promesso si è
rivelata un’infame bugia.
Il male cerca sempre di travestirsi da bene, ma il
risultato è sempre squallido.
E Gesù lo sa bene, per questo ci chiede di essere
suoi discepoli.
Questo sordomuto è un personaggio decisamente
interessante sul quale faremmo bene a soffermarci
per capire cosa il Signore voglia da noi.
Il contesto del brano è quello del discepolato, per cui
Marco vuole dirci che quell’uomo impacciato nel
parlare e sordo è il modello di ogni discepolo di Gesù.
Egli guarisce la sua sordità e la sua incapacità di parlare;
dietro questo miracolo c’è in realtà la possibilità di
entrare nuovamente in relazione con gli altri,
e saprattutto con Dio.
Adesso l’uomo è nuovamente in grado di ascoltare
la parola di salvezza di Dio.
Ogni giorno il Signore vuole guarirci dalla sordità
e dalla durezza di cuore.
Ma l’abitudine, la superficialità e la distrazione che
c’è nel nostro cuore rendono difficile la sua azione.
Rendiamoci disponibili ad essere guariti dal Signore,
aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.