giovedì 14 aprile 2016

Il Vangelo del Venerdì 15 Aprile 2016

1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (9,1-20)
Dal Vangelo secondo Giovanni (6,52-59) anno C.
In quel tempo, i Giudei si misero a discutere aspramente
fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non
mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo
sangue, non avete in voi la vita.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita
eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in
me e io in lui.
Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo
per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me.
Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che
mangiarono i padri e morirono.
Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
In fondo, le obiezioni dei Giudei sono comprensibili;
Gesù sta dicendo loro che essi devono nutrirsi materialmente
di Lui, e questo poteva facilmente creare degli equivoci.
Ma il Signore non abbassa il tiro, anzi; Egli con grande
chiarezza dice ai suoi ascoltatori che tra Lui e coloro che
mangiano di Lui si crea un rapporto così intimo che essi
rimangono in Lui.
È un modo per dire che la comunione che si crea tra Lui
e i suoi fedeli che vivono del pane della vita eterna è così
piena, che niente può distruggerla.
Non solo; mangiare quel pane significa smetterla di vivere
per se stessi, per le proprie idee e per i propri progetti;
vuol dire assumere nella propria vita lo stile di vita di Gesù,
con i suoi desideri e la sua ansia di portare la salvezza
a tutti gli uomini.
Vogliamo accettare la sua vita in noi?
Vogliamo che sia Lui a vivere in noi?
Mangiamo con fede il suo corpo e beviamo il suo sangue,
e sarà Lui a vivere in noi.
Poi dobbiamo solo ringraziare con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.