venerdì 2 agosto 2024

Il Vangelo del Sabato 3 Agosto 2024

 

Della 17° settimana del Tempo Ordinario.

Sant'Asprenato, vescovo.

Prima Lettura

Il Signore mi ha veramente inviato a voi

per dire ai vostri orecchi tutte queste parole.

Dal libro del profeta Geremìa (26,11-16.24)

In quei giorni, i sacerdoti e i profeti

dissero ai capi e a tutto il popolo: «Una

condanna a morte merita quest’uomo,

perché ha profetizzato contro questa città,

come avete udito con i vostri orecchi!».

Ma Geremìa rispose a tutti i capi e a tutto

il popolo: «Il Signore mi ha mandato a

profetizzare contro questo tempio e contro

questa città le cose che avete ascoltato.

Migliorate dunque la vostra condotta e

le vostre azioni e ascoltate la voce del

Signore, vostro Dio, e il Signore si pentirà

del male che ha annunciato contro di voi.

Quanto a me, eccomi in mano vostra, fate

di me come vi sembra bene e giusto; ma

sappiate bene che, se voi mi ucciderete,

sarete responsabili del sangue innocente,

voi e tutti gli abitanti di questa città,

perché il Signore mi ha veramente

inviato a voi per dire ai vostri orecchi

tutte queste parole».

I capi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti

e ai profeti: «Non ci deve essere condanna

a morte per quest’uomo, perché ci ha

parlato nel nome del Signore, nostro Dio».

La mano di Achikàm, figlio di Safan, fu

a favore di Geremìa, perché non lo

consegnassero al popolo per metterlo a morte.

Parola di Dio.

Vangelo

Erode mandò a decapitare Giovanni e i

suoi discepoli andarono a informare Gesù.

Dal Vangelo secondo Matteo (14,1-12) anno pari.

In quel tempo al tetrarca Erode giunse

notizia della fama di Gesù.

Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui

è Giovanni il Battista.

È risorto dai morti e per questo ha il

potere di fare prodigi!».

Erode infatti aveva arrestato Giovanni

e lo aveva fatto incatenare e gettare in

prigione a causa di Erodìade, moglie

di suo fratello Filippo.

Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è

lecito tenerla con te!».

Erode, benché volesse farlo morire,

ebbe paura della folla perché lo

considerava un profeta.

Quando fu il compleanno di Erode,

la figlia di Erodìade danzò in pubblico

e piacque tanto a Erode che egli le

promise con giuramento di darle

quello che avesse chiesto.

Ella, istigata da sua madre, disse:

«Dammi qui, su un vassoio, la testa

di Giovanni il Battista».

Il re si rattristò, ma a motivo del

giuramento e dei commensali ordinò

che le venisse data e mandò a decapitare

Giovanni nella prigione.

La sua testa venne portata su un vassoio, fu

data alla fanciulla e lei la portò a sua madre.

I suoi discepoli si presentarono a prendere

il cadavere, lo seppellirono e andarono

a informare Gesù.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

È iniziato il mese di Agosto e il periodo

di ferie, per molti ma non per tutti,

e concludiamo la settimana con la lettura

della morte di Giovanni Battista.

Una storia tragica, che narra di un grande

profeta, il più grande uomo della storia,

dirà Gesù, e di piccoli uomini che si

credono importanti.

È colma di squallore la vicenda del re

Erode Antipa, figlio del grande e feroce

Erode, che vive con la moglie di suo

fratello Filippo, ascolta volentieri il

Battista ma che non è capace di

perdere la faccia davanti alla sua corte.

Storia di intrighi e di gelosie, di piccole

e meschine donne che manipolano un

debole re, fantoccio di Roma e dei

suoi appetiti.

Di tutti loro non sappiamo nulla, sono

scomparsi dalla memoria collettiva,

se non per quel gesto assurdo di

uccisione del Profeta.

È Dio che scrive la storia, non i grandi

e i potenti che pensano di avere in mano

il destino degli uomini!

Stiamo attenti, discepoli del Signore,

a non farci ingannare dalle sirene del

potere, stiamo attenti e preghiamo per

non cedere alla verità davanti al giudizio

degli altri, come ha fatto Erode che fa

uccidere un innocente per colpa

dell’avventata promessa fatta davanti

ai propri sudditi.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.