martedì 9 novembre 2021

Il Vangelo del Mercoledì 10 Novembre 2021

 

Della 32° settimana del Tempo Ordinario.

San Leone Magno, Papa e dottore della Chiesa.

Prima Lettura

Ascoltate, o re, perché impariate la sapienza.

Dal libro della Sapienza (6,1-12)

Ascoltate, o re, e cercate di comprendere; imparate, o governanti di tutta la terra.

Porgete l’orecchio, voi dominatori di popoli, che siete orgogliosi di comandare

su molte nazioni.

Dal Signore vi fu dato il potere e l’autorità dall’Altissimo; egli esaminerà le

vostre opere e scruterà i vostri propositi: pur essendo ministri del suo regno,

non avete governato rettamente né avete osservato la legge né vi siete comportati

secondo il volere di Dio.

Terribile e veloce egli piomberà su di voi, poiché il giudizio è severo contro

coloro che stanno in alto.

Gli ultimi infatti meritano misericordia, ma i potenti saranno vagliati con rigore.

Il Signore dell’universo non guarderà in faccia a nessuno, non avrà riguardi

per la grandezza, perché egli ha creato il piccolo e il grande e a tutti provvede

in egual modo.

Ma sui dominatori incombe un’indagine inflessibile.

Pertanto a voi, o sovrani, sono dirette le mie parole, perché impariate la

sapienza e non cadiate in errore.

Chi custodisce santamente le cose sante sarà riconosciuto santo, e quanti le

avranno apprese vi troveranno una difesa.

Bramate, pertanto, le mie parole, desideratele e ne sarete istruiti.

Parola di Dio.

Vangelo

Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio,

all'infuori di questo straniero.

Dal Vangelo secondo Luca (17,11-19) anno dispari.

Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.

Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono

a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!».

Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti».

E mentre essi andavano, furono purificati.

Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si

prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo.

Era un Samaritano.

Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci?

E gli altri nove dove sono?

Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio,

all’infuori di questo straniero?».

E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Sono solo lebbrosi, non samaritani o ebrei.

Il dolore ci rende uguali, elimina le differenze, la disperazione cuce

rapporti impensabili.

E urlano, chiedono salvezza, chiedono di essere riammessi nel mondo dei vivi.

Gesù li ascolta ma chiede di andare dai sacerdoti del tempio: la guarigione è in

un percorso, è progressiva, non è mai tutta di colpo.

Ci vogliono degli anni per convertirsi, degli anni per diventare veramente discepoli.

E si mettono in strada.

Trovatisi guariti ecco che le differenze ritornano: i nove ebrei vanno al tempio

ma il samaritano non ha un tempio, il suo è stato raso al suolo un secolo prima,

proprio dagli ebrei.

Allora si rivolge al Tempio.

E il Tempio, Gesù, la presenza di Dio, lo accoglie e commenta amareggiato;

dieci sono stati sanati, uno solo è stato salvato.

Non è vero che basta la salute!, non è vero che la salute è tutto.

C’è di più; la salvezza.

La salvezza nel sentirsi amati, di essere nel cuore di Dio, di essere donati al mondo.

L’ingratitudine è più difficile da guarire della lebbra; ringraziamo e preghiamo

il Signore per la salvezza che ci ha strappato dall’isolamento e dalla disperazione

e ci ha resi liberi.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.