giovedì 24 aprile 2025

Il Vangelo del Venerdì 25 Aprile 2025

 

Il Venerdì fra l’Ottava di Pasqua.

Della 1° settimana di Pasqua.

San Marco, Evangelista.

Prima lettura.

In nessun altro c'è salvezza.

Dagli Atti degli Apostoli (4,8-12)

In quei giorni, Pietro, colmato di

Spirito Santo, disse loro: «Capi del

popolo e anziani, visto che oggi

veniamo interrogati sul beneficio

recato a un uomo infermo, e cioè per

mezzo di chi egli sia stato salvato,

sia noto a tutti voi e a tutto il popolo

d'Israele: nel nome di Gesù Cristo

il Nazareno, che voi avete crocifisso

e che Dio ha risuscitato dai morti,

costui vi sta innanzi risanato.

Questo Gesù è la pietra che è stata

scartata da voi, costruttori, e che

è diventata la pietra d'angolo.

In nessun altro c'è salvezza; non vi

è infatti, sotto il cielo, altro nome

dato agli uomini, nel quale è

stabilito che noi siamo salvati».

Parola di Dio.

Vangelo.

Gesù si avvicinò, prese il pane

e lo diede loro, e così pure il pesce.

Dal Vangelo secondo

Giovanni (21,1-14) anno dispari.

In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo

ai discepoli sul mare di Tiberìade.

E si manifestò così: si trovavano insieme

Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo,

Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di

Zebedèo e altri due discepoli.

Disse loro Simon Pietro: «Io vado

a pescare».

Gli dissero: «Veniamo anche noi con te».

Allora uscirono e salirono sulla barca;

ma quella notte non presero nulla.

Quando già era l'alba, Gesù stette sulla

riva, ma i discepoli non si erano accorti

che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli,

non avete nulla da mangiare?».

Gli risposero: «No».

Allora egli disse loro: «Gettate la rete

dalla parte destra della barca e troverete».

La gettarono e non riuscivano più a tirarla

su per la grande quantità di pesci.

Allora quel discepolo che Gesù amava

disse a Pietro: «È il Signore!».

Simon Pietro, appena udì che era il

Signore, si strinse la veste attorno ai

fianchi, perché era svestito,

e si gettò in mare.

Gli altri discepoli invece vennero con la

barca, trascinando la rete piena di pesci:

non erano infatti lontani da terra se non

un centinaio di metri.

Appena scesi a terra, videro un fuoco di

brace con del pesce sopra, e del pane.

Disse loro Gesù: «Portate un po' del

pesce che avete preso ora».

Allora Simon Pietro salì nella barca e

trasse a terra la rete piena di

centocinquantatré grossi pesci.

E benché fossero tanti, la rete non si spezzò.

Gesù disse loro: «Venite a mangiare».

E nessuno dei discepoli osava domandargli:

«Chi sei?», perché sapevano bene che era

il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane

e lo diede loro, e così pure il pesce.

Era la terza volta che Gesù si manifestava

ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

L’ultima volta che Pietro aveva pescato,

tre anni prima, era stato a Cafarnao,

sul lago di Tiberiade.

Ora era tutto finito: “Io vado a pescare”,

significa allora fine della parentesi, fine

del bel periodo, fine dell’illusione.

Delusi di tutto il mondo, abbiamo un patrono!

Scoraggiati e incostanti, Pietro ci guida.

Sognatori bastonati, incapaci di spiccare

il volo, impallinati come tordi il giorno

di apertura della caccia, abbiamo un

santo protettore.

Gli altri gli dissero: “Noi veniamo con te”.

La depressione è sempre contagiosa,

tutti abbiamo di che lamentarci.

Che ridere; avrebbero di che gioire,

potrebbero trascinarsi nella gioia, nel

gruppo c’è anche il mitico Tommaso;

invece no, è la tristezza che prevale,

nessuno osa dire a Pietro di svegliarsi,

nessuno osa scuoterlo.

O forse no, è un immenso gesto d’amore

quello dei suoi compagni che gli stanno

accanto, nel silenzio e nell’amicizia.

Forse Giovanni e gli altri vogliono stare

vicini a Pietro, ora che la sua fede si è spenta.

Quando vedete che la fede del vostro

Pastore è spenta, quando vedete che la

croce è diventata ingombrante nella vita

del vostro prete, quando sentite la

delusione nelle sue parole, la paura di

avere sbagliato tutto, nel suo sguardo,

stategli vicino con la preghiera, amici di Dio.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.