giovedì 8 ottobre 2020

Il Vangelo del Venerdì 9 Ottobre 2020

 

Della 27° settimana del Tempo Ordinario.

San Dionigi, vescovo e Compagni Martiri.

Prima lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati (3,7-14)

Fratelli, riconoscete che figli di Abramo sono quelli che vengono dalla fede.

E la Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato i pagani per la fede,

preannunciò ad Abramo: «In te saranno benedette tutte le nazioni».

Di conseguenza, quelli che vengono dalla fede sono benedetti insieme ad

Abramo, che credette.

Quelli invece che si richiamano alle opere della Legge stanno sotto la maledizione,

poiché sta scritto: «Maledetto chiunque non rimane fedele a tutte le cose scritte

nel libro della Legge per metterle in pratica».

E che nessuno sia giustificato davanti a Dio per la Legge risulta dal fatto che

il giusto per fede vivrà.

Ma la Legge non si basa sulla fede; al contrario dice: «Chi metterà in pratica

queste cose, vivrà grazie ad esse».

Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della Legge, diventando lui stesso

maledizione per noi, poiché sta scritto: «Maledetto chi è appeso al legno»,

perché in Cristo Gesù la benedizione di Abramo passasse ai pagani e noi,

mediante la fede, ricevessimo la promessa dello Spirito.

Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Luca (11,15-26) anno pari.

In quel tempo, [dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio,] alcuni dissero: «È per

mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni».

Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.

Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in

rovina e una casa cade sull'altra.

Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno?

Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl.

Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di

chi li scacciano?

Per questo saranno loro i vostri giudici.

Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.

Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede

è al sicuro.

Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali

confidava e ne spartisce il bottino.

Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde.

Quando lo spirito impuro esce dall'uomo, si aggira per luoghi deserti cercando

sollievo e, non trovandone, dice: "Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito".

Venuto, la trova spazzata e adorna.

Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora.

E l'ultima condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Si parla di demoni, oggi.

Non come ne parliamo nel nostro mondo malato che ha fatto diventare il

demonio una specie di drammatico eroe decadente.

E nemmeno come una certa presunta scienza tratta questo genere di cose,

come un fenomeno da baraccone.

E nemmeno come ne parla qualche fedele impressionabile che vede l’opera

del demonio ovunque.

Esiste il male, e opera, ma opera in chi lo lascia operare, in chi non ha un

uomo forte a presidiare la casa.

Chi vive una fede autentica, serena, feconda, non ha nulla da temere.

Gesù ci aiuta ad avere pazienza verso noi stessi, verso i nostri difetti.

Quante volte vorremmo essere perfetti nella fede e nell’amore,

senza peccati e senza tentazioni!

È meglio avere una casa non proprio linda, meglio che qualche difetto ci faccia

restare nell’umiltà e in atteggiamento di conversione, per evitare che trovando la

nostra casa interiore bella pulita il demone venga ad abitarci con tutta la famiglia!

Per questo è sempre meglio ripararci nella preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri

debitori, e non ci indurre in tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.