Della 21° settimana del Tempo Ordinario.
Santa Monica, madre
di S. Agostino.
Prima Lettura
Mantenete le
tradizioni che avete appreso.
Dalla seconda lettera
di san Paolo
apostolo ai
Tessalonicési (2,1-3a.13-17)
Riguardo alla venuta
del Signore nostro
Gesù Cristo e al
nostro radunarci con lui,
vi preghiamo,
fratelli, di non lasciarvi
troppo presto
confondere la mente e
allarmare né da
ispirazioni né da discorsi,
né da qualche lettera
fatta passare come
nostra, quasi che il
giorno del Signore
sia già presente.
Nessuno vi inganni in
alcun modo!
Noi dobbiamo sempre
rendere grazie a
Dio per voi, fratelli
amati dal Signore,
perché Dio vi ha
scelti come primizia per
la salvezza, per mezzo
dello Spirito
santificatore e della
fede nella verità.
A questo egli vi ha
chiamati mediante il
nostro Vangelo, per
entrare in possesso
della gloria del
Signore nostro Gesù Cristo.
Perciò, fratelli,
state saldi e mantenete le
tradizioni che avete
appreso sia dalla nostra
parola sia dalla
nostra lettera.
E lo stesso Signore
nostro Gesù Cristo
e Dio, Padre nostro,
che ci ha amati e ci
ha dato, per sua
grazia, una consolazione
eterna e una buona
speranza, conforti i
vostri cuori e li
confermi in ogni opera
e parola di bene.
Parola di Dio.
Vangelo
Queste erano le
cose da fare,
senza tralasciare
quelle.
Dal Vangelo secondo
Matteo (23,23-26) anno pari.
In quel tempo, Gesù
parlò dicendo: «Guai
a voi, scribi e
farisei ipocriti, che pagate
la decima sulla menta,
sull’anéto e sul
cumìno, e trasgredite
le prescrizioni più
gravi della Legge: la
giustizia, la
misericordia e la
fedeltà.
Queste invece erano le
cose da fare,
senza tralasciare
quelle.
Guide cieche, che
filtrate il moscerino
e ingoiate il
cammello!
Guai a voi, scribi e
farisei ipocriti, che
pulite l’esterno del
bicchiere e del piatto,
ma all’interno sono
pieni di avidità
e d’intemperanza.
Fariseo cieco, pulisci
prima l’interno
del bicchiere, perché
anche l’esterno
diventi pulito!».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Guide cieche, che filtrate il
moscerino
e ingoiate il cammello!
Gesù non le manda proprio a dire
e
l’immagine zuccherosa che abbiamo
di
Lui non corrisponde certo alla
realtà!
(Capiamo anche perché non fosse
proprio
ben visto dalle autorità dell’epoca!).
Gesù è severo con chi manipola la
Parola
di Dio, si scaglia con decisione
contro
l’ipocrisia degli uomini
religiosi.
E perciò anche contro di noi,
paurosi discepoli.
Ha ragione, il Signore, anche
nella Chiesa,
nelle nostre comunità, spesso si
è
ossessionati da piccole
questioni,
dallo stile celebrativo all’orario
dei
catechismi!, scordandoci l’essenziale.
Forse perché facendo grandi i
problemi
piccoli, quelli davvero
importanti
rimangono sullo sfondo.
Il Signore non è venuto a
cambiare un
iota della Legge, ma a riportarla
alla
sua origine.
Va bene, perciò fare le cose
zelanti (e non
previste dalla Legge!) come
pagare la
decima delle spezie, ma che
questo sia un
di più, che non sia mai a scapito
del
rispetto verso il prossimo.
Proviamo allora a verificare la
nostra vita
spirituale, a distinguere nella
pastorale
delle nostre parrocchie cosa è
essenziale
e cosa superfluo, e che tutto sia
sempre
e solo manifestazione del Regno
che
dobbiamo rendere presente in
mezzo a
noi, facendoci aiutare dalla
preghiera!
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.