sabato 22 settembre 2018

Il Vangelo di Domenica 23 Settembre 2018


Della 25° Domenica del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro della Sapienza (2,12.17-20)
2° Lettura dalla lettera di san Giacomo apostolo (3,16-4,3)
Dal Vangelo secondo Marco (9,30-37) anno B.
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli
non voleva che alcuno lo sapesse.
Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo
viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una
volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà».
Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao.
Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?».
Ed essi tacevano.
Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande.
Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo,
sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro:
«Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi
accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
È davvero triste considerare la cecità interiore dei discepoli, i quali nemmeno
di fronte all’annuncio della prossima passione e morte di Gesù sono in grado
di tenere a bada la loro ambizione.
Fra essi e il Maestro vi è una grande distanza; è una lontananza interiore,
fatta di incomprensione e di durezza di cuore.
Chissà quale smacco per loro sentire da Gesù che si è davvero suoi discepoli solo
nella misura in cui si cerca di avere un atteggiamento come quello dei bambini.
Dunque, essere suoi discepoli non è una questione di potere, ma della stessa
semplicità che ispira un bambino.
Tutte le volte che noi cerchiamo risultati visibili nella Chiesa e che non ci
accontentiamo anche di un numero, seppur piccolo, di persone che cercano
veramente il Signore, assumiamo in noi la stessa mentalità degli apostoli.
Ed allora, semplicità ci serve per essere dei veri discepoli del Signore,
se fatichiamo, facciamoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.