Della 29° settimana del Tempo Ordinario.
Sant' Antonio Maria Claret, vescovo.
Prima Lettura.
Radicati e fondati
nella carità, siate
ricolmi di tutta la
pienezza di Dio.
Dalla lettera di san
Paolo apostolo
agli Efesìni (3,14-21)
Fratelli, io piego le
ginocchia davanti
al Padre, dal quale ha
origine ogni
discendenza in cielo e
sulla terra,
perché vi conceda,
secondo la ricchezza
della sua gloria, di
essere potentemente
rafforzati nell’uomo
interiore mediante
il suo Spirito.
Che il Cristo abiti
per mezzo della fede
nei vostri cuori, e
così, radicati e fondati
nella carità, siate in
grado di comprendere
con tutti i santi
quale sia l’ampiezza,
la lunghezza,
l’altezza e la profondità,
e di conoscere l’amore
di Cristo che
supera ogni
conoscenza, perché siate
ricolmi di tutta la
pienezza di Dio.
A colui che in tutto
ha potere di fare
molto più di quanto
possiamo domandare
o pensare, secondo la
potenza che opera
in noi, a lui la
gloria nella Chiesa e in
Cristo Gesù per tutte
le generazioni,
nei secoli dei secoli!
Amen.
Parola di Dio.
Vangelo
Non sono venuto a
portare pace
sulla terra, ma
divisione.
Dal Vangelo secondo
Luca (12,49-53) anno pari,
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli:
«Sono venuto a gettare
fuoco sulla terra,
e quanto vorrei che
fosse già acceso!
Ho un battesimo nel
quale sarò
battezzato, e come
sono angosciato
finché non sia
compiuto!
Pensate che io sia
venuto a portare
pace sulla terra?
No, io vi dico, ma
divisione.
D’ora innanzi, se in
una famiglia vi sono
cinque persone,
saranno divisi tre contro
due e due contro tre;
si divideranno padre
contro figlio e figlio
contro padre, madre
contro figlia e figlia
contro madre, suocera
contro nuora e nuora
contro suocera».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Quasi grida, Gesù: sono venuto
a portare il fuoco!
Non la quiete dei cimiteri, non
la
rassicurante conferma delle
istituzioni
e degli ordinamenti, non la
staticissima
religione che uccide la fede!
Quanti pensano che il
cristianesimo e la
Chiesa, in particolare, abbiano a
che fare
con la quiete, con la
conservazione al
limite dell’imbalsamazione!
E, invece, il Maestro avverte;
chi
incontra Lui incontra il fuoco,
un
fuoco che divora, che consuma,
che scalda, che illumina.
E descrive la situazione del
discepolo
che si trova, per colpa del Vangelo,
ad entrare in conflitto
addirittura con i
propri famigliari, perché il Vangelo
è
portatore di una verità e di un
forza che
superano i legami affettivi e di
parentela.
Com’è, allora, che la gente
percepisce la
fede cristiana come un gigantesco
anestetico?
Perché abbiamo ridotto a
rassicuranti
regole morali la dinamica forza
eversiva del Vangelo?
Torniamo al fuoco, per favore,
togliamo
tutto ciò che lo soffoca, che gli
impedisce
di divampare, potente, e di
scaldare i
cuori, di convertire le anime, di
appassionare le vite.
Non è con la tiepidezza delle
scelte che
porteremo il Vangelo ad ogni uomo,
ma
con il nostro esempio e la
preghiera!
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.