mercoledì 23 ottobre 2024

Il Vangelo del Giovedì 24 Ottobre 2024

 

Della 29° settimana del Tempo Ordinario.

Sant' Antonio Maria Claret, vescovo.

Prima Lettura.

Radicati e fondati nella carità, siate

ricolmi di tutta la pienezza di Dio.

Dalla lettera di san Paolo apostolo

agli Efesìni (3,14-21)

Fratelli, io piego le ginocchia davanti

al Padre, dal quale ha origine ogni

discendenza in cielo e sulla terra,

perché vi conceda, secondo la ricchezza

della sua gloria, di essere potentemente

rafforzati nell’uomo interiore mediante

il suo Spirito.

Che il Cristo abiti per mezzo della fede

nei vostri cuori, e così, radicati e fondati

nella carità, siate in grado di comprendere

con tutti i santi quale sia l’ampiezza,

la lunghezza, l’altezza e la profondità,

e di conoscere l’amore di Cristo che

supera ogni conoscenza, perché siate

ricolmi di tutta la pienezza di Dio.

A colui che in tutto ha potere di fare

molto più di quanto possiamo domandare

o pensare, secondo la potenza che opera

in noi, a lui la gloria nella Chiesa e in

Cristo Gesù per tutte le generazioni,

nei secoli dei secoli! Amen.

Parola di Dio.

Vangelo

Non sono venuto a portare pace

sulla terra, ma divisione.

Dal Vangelo secondo Luca (12,49-53) anno pari,

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra,

e quanto vorrei che fosse già acceso!

Ho un battesimo nel quale sarò

battezzato, e come sono angosciato

finché non sia compiuto!

Pensate che io sia venuto a portare

pace sulla terra?

No, io vi dico, ma divisione.

D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono

cinque persone, saranno divisi tre contro

due e due contro tre; si divideranno padre

contro figlio e figlio contro padre, madre

contro figlia e figlia contro madre, suocera

contro nuora e nuora contro suocera».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Quasi grida, Gesù: sono venuto

a portare il fuoco!

Non la quiete dei cimiteri, non la

rassicurante conferma delle istituzioni

e degli ordinamenti, non la staticissima

religione che uccide la fede!

Quanti pensano che il cristianesimo e la

Chiesa, in particolare, abbiano a che fare

con la quiete, con la conservazione al

limite dell’imbalsamazione!

E, invece, il Maestro avverte; chi

incontra Lui incontra il fuoco, un

fuoco che divora, che consuma,

che scalda, che illumina.

E descrive la situazione del discepolo

che si trova, per colpa del Vangelo,

ad entrare in conflitto addirittura con i

propri famigliari, perché il Vangelo è

portatore di una verità e di un forza che

superano i legami affettivi e di parentela.

Com’è, allora, che la gente percepisce la

fede cristiana come un gigantesco anestetico?

Perché abbiamo ridotto a rassicuranti

regole morali la dinamica forza

eversiva del Vangelo?

Torniamo al fuoco, per favore, togliamo

tutto ciò che lo soffoca, che gli impedisce

di divampare, potente, e di scaldare i

cuori, di convertire le anime, di

appassionare le vite.

Non è con la tiepidezza delle scelte che

porteremo il Vangelo ad ogni uomo, ma

con il nostro esempio e la preghiera!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.