giovedì 26 maggio 2022

Il Vangelo del Venerdì 27 Maggio 2022

 

Della 6° settimana del Tempo Ordinario.

Sant’Agostino, vescovo di Canterbury.

Prima Lettura

In questa città io ho un popolo numeroso.

Dagli Atti degli Apostoli (18,9-18)

[Mentre Paolo era a Corìnto,] una notte, in visione, il Signore gli disse: «Non

aver paura; continua a parlare e non tacere, perché io sono con te e nessuno

cercherà di farti del male: in questa città io ho un popolo numeroso».

Così Paolo si fermò un anno e mezzo, e insegnava fra loro la parola di Dio.

Mentre Gallione era proconsole dell'Acàia, i Giudei insorsero unanimi contro

Paolo e lo condussero davanti al tribunale dicendo: «Costui persuade la gente

a rendere culto a Dio in modo contrario alla Legge».

Paolo stava per rispondere, ma Gallione disse ai Giudei: «Se si trattasse di

un delitto o di un misfatto, io vi ascolterei, o Giudei, come è giusto.

Ma se sono questioni di parole o di nomi o della vostra Legge, vedetevela

voi: io non voglio essere giudice di queste faccende».

E li fece cacciare dal tribunale.

Allora tutti afferrarono Sòstene, capo della sinagòga, e lo percossero davanti

al tribunale, ma Gallione non si curava affatto di questo.

Paolo si trattenne ancora diversi giorni, poi prese congedo dai fratelli e

s'imbarcò diretto in Siria, in compagnia di Priscilla e Aquila.

A Cencre si era rasato il capo a causa di un voto che aveva fatto.

Parola di Dio.

Vangelo

Nessuno potrà togliervi la vostra gioia.

Dal Vangelo secondo Giovanni (16,20-23a) anno pari.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «In verità, in verità io vi dico:

voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà.

Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.

La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma,

quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per

la gioia che è venuto al mondo un uomo.

Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore

si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia.

Quel giorno non mi domanderete più nulla».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù è consapevole che la sua vicenda terrena volge ormai alla fine e, con

questo discorso, cerca di preparare i suoi discepoli ad affrontare il momento

di sofferenza che li attende.

Per far capire loro quanto questo momento sia solo un passaggio verso una gioia

profonda, Gesù non poteva usare un’immagine migliore della partoriente.

La gioia che sperimenta una donna, dopo aver dato alla luce un figlio, cancella

il dolore provato nel momento del parto.

Così avverrà per i discepoli; la gioia che vivranno per la risurrezione del Maestro,

sarà così grande, che non ricorderanno più la sofferenza causata dalla sua morte.

Si tratta di una gioia che nessuno potrà più togliere; ed è la gioia che sperimentiamo

anche noi, quando abbiamo la consapevolezza della presenza del Signore nella

nostra vita.

Se facciamo fatica a sentire questa gioia, è perché non siamo ancora ben disposti

ad accoglierla, il nostro cuore è ancora troppo chiuso, perciò, chiediamo aiuto

alla preghiera per riuscire ad aprirlo.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.