Della 3° settimana del Tempo Ordinario.
Beata Benedetta
Bianchi Porro.
Prima lettura.
Davide e tutta la
casa di Israele
trasportarono
l'arca del Signore con gioia.
Dal secondo libro di
Samuèle (6,12b-15.17-19)
In quei giorni, Davide
andò e fece salire
l’arca di Dio dalla
casa di Obed-Edom
alla Città di Davide,
con gioia.
Quando quelli che
portavano l’arca del
Signore ebbero fatto
sei passi, egli immolò
un giovenco e un
ariete grasso.
Davide danzava con tutte
le forze
davanti al Signore.
Davide era cinto di un
efod di lino.
Così Davide e tutta la
casa d’Israele
facevano salire l’arca
del Signore con
grida e al suono del
corno.
Introdussero dunque
l’arca del Signore e
la collocarono al suo
posto, al centro della
tenda che Davide aveva
piantato per essa;
Davide offrì olocausti
e sacrifici di
comunione davanti al
Signore.
Quando ebbe finito di
offrire gli olocausti
e i sacrifici di
comunione, Davide benedisse
il popolo nel nome del
Signore degli eserciti
e distribuì a tutto il
popolo, a tutta la
moltitudine d’Israele,
uomini e donne,
una focaccia di pane
per ognuno, una
porzione di carne arrostita
e una
schiacciata di uva
passa.
Poi tutto il popolo se
ne andò,
ciascuno a casa sua.
Parola di Dio.
Vangelo.
Chi fa la volontà
di Dio, costui per
me è fratello,
sorella e madre.
Dal Vangelo secondo
Marco (3,31-35) anno pari.
In quel tempo,
giunsero la madre di Gesù
e i suoi fratelli e,
stando fuori,
mandarono a chiamarlo.
Attorno a lui era
seduta una folla, e gli
dissero: «Ecco, tua
madre, i tuoi fratelli
e le tue sorelle
stanno fuori e ti cercano».
Ma egli rispose loro:
«Chi è mia madre
e chi sono i miei
fratelli?».
Girando lo sguardo su
quelli che erano
seduti attorno a lui,
disse: «Ecco mia
madre e i miei
fratelli!
Perché chi fa la
volontà di Dio, costui
per me è fratello,
sorella e madre».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Ed ecco il secondo brano ‘anarchico’
di
cui vi parlavo qualche giorno fa.
Gesù quasi disconosce la sua
famiglia,
allargata ormai a coloro che
accolgono
la Parola e la conservano.
Come già dicevo, il Vangelo, e
Marco,
in particolare, osa proporre un
modello
famigliare innovativo, che supera
i
legami tribali e di sangue per
proporre
delle nuove relazioni fondate
sull’affinità
spirituale, sulla consapevolezza
di essere
figli dello stesso Padre,
fratelli
nell’unico Cristo.
La condizione per diventare
famigliari
di Dio, dice Gesù, è quella di
essere
attenti uditori della Parola e di
cercare la
volontà salvifica di Dio nella
nostra vita.
Gesù gira lo sguardo su di noi,
ci propone,
oggi, di sentirci davvero suoi
fratelli.
Amici che vivete situazioni
famigliari
disperate, o solitudini che, alla
fine, vi
hanno prosciugato l’anima,
sappiate che
il Signore ci invita a fare
esperienza di Lui.
Lo so, non è molto per chi vive
nella
solitudine tutto il giorno, ma
conosco
fratelli e sorelle che, superato
il proprio
dolore, hanno allargato la propria
vita
e hanno accolto nella preghiera
tutti i
fratelli cristiani sparsi nel
mondo,
riempiendo il proprio cuore di
consolazione.
Chiediamo al Signore di
sperimentare questa
grazia, con l’aiuto della
preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.