venerdì 6 dicembre 2024

Il Vangelo del Sabato 7 Dicembre 2024

 

Della 1° settimana di Avvento.

Sant'Ambrogio, vescovo e

dottore della Chiesa.

Prima Lettura.

A un tuo grido di supplica il

Signore ti farà grazia.

Dal libro del profeta Isaìa (30,19-21.I23-26)

Popolo di Sion, che abiti a Gerusalemme,

tu non dovrai più piangere.

A un tuo grido di supplica [il Signore] ti

farà grazia; appena udrà, ti darà risposta.

Anche se il Signore ti darà il pane

dell'afflizione e l'acqua della tribolazione,

non si terrà più nascosto il tuo maestro;

i tuoi occhi vedranno il tuo maestro, i tuoi

orecchi sentiranno questa parola dietro di

te: «Questa è la strada, percorretela», caso

mai andiate a destra o a sinistra.

Allora egli concederà la pioggia per il

seme che avrai seminato nel terreno, e

anche il pane, prodotto della terra, sarà

abbondante e sostanzioso; in quel giorno

il tuo bestiame pascolerà su un vasto prato.

I buoi e gli asini che lavorano la terra

mangeranno biada saporita, ventilata con

la pala e con il vaglio.

Su ogni monte e su ogni colle elevato

scorreranno canali e torrenti d'acqua nel

giorno della grande strage, quando

cadranno le torri.

La luce della luna sarà come la luce del

sole e la luce del sole sarà sette volte di

più, come la luce di sette giorni, quando

il Signore curerà la piaga del suo popolo e

guarirà le lividure prodotte dalle sue percosse.

Parola di Dio.

Vangelo.

Vedendo le folle, ne sentì compassione.

Dal Vangelo secondo

Matteo (9,35-38-10,1.6-8) anno dispari.

In quel tempo, Gesù percorreva tutte le

città e i villaggi, insegnando nelle loro

sinagoghe, annunciando il vangelo del

Regno e guarendo ogni malattia

e ogni infermità.

Vedendo le folle, ne sentì compassione,

perché erano stanche e sfinite come

pecore che non hanno pastore.

Allora disse ai suoi discepoli: «La messe

è abbondante, ma sono pochi gli operai!

Pregate dunque il signore della messe,

perché mandi operai nella sua messe!».

Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede

loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli

e guarire ogni malattia e ogni infermità.

E li inviò ordinando loro: «Rivolgetevi

alle pecore perdute della casa d'Israele.

Strada facendo, predicate, dicendo che

il regno dei cieli è vicino.

Guarite gli infermi, risuscitate i morti,

purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.

Gratuitamente avete ricevuto,

gratuitamente date».

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Isaia si rivolge ad un popolo stanco e

minacciato, e promette la presenza

definitiva del Signore.

Non promette assenza di prove, pace con

i vicini; ai discepoli il dolore non è evitato.

Promette presenza, la sua presenza, la

presenza del Maestro che suggerisce la

strada da percorrere, un Maestro che

non si nasconde più.

E Gesù, il Maestro, il Dio con noi, che

ancora ci prepariamo ad accogliere nel

prossimo Natale, prova compassione

per la folla sperduta.

Quanto è distante questo Dio dalla visione

di un Dio burbero e severo che portiamo

legata nel nostro inconscio e che si nutre

delle nostre paure!

Già Isaia l’aveva capito e Gesù è venuto

a confermarlo autorevolmente; il nostro

è un Dio che si commuove, che usa

misericordia, che segue e accompagna

amorevolmente il proprio popolo.

Natale è la manifestazione della

piccolezza di Dio, dell’infanzia di Dio,

di un amore che giunge a rischiare,

a consegnarsi, a donarsi senza misura,

senza calcolo.

Prepararsi al Natale significa chiedersi

se lo vogliamo davvero un Dio così,

un Dio remissivo e mite, un Dio che si

commuove e chiede ai discepoli di

intervenire, senza intervenire Lui.

Prepariamoci, amici, a riceverlo in preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.