mercoledì 26 agosto 2015

Il Vangelo del Giovedì 27 Agosto 2015

1° Lettura dalla prima lettera di san Paolo

apostolo ai Tessalonicési (3,7-13)
Dal Vangelo secondo Matteo (24,42-51) anno B.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vegliate,
perché non sapete in quale giorno il Signore
vostro verrà.
Cercate di capire questo: se il padrone di casa
sapesse a quale ora della notte viene il ladro,
veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa.
Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora
che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.
Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il
padrone ha messo a capo dei suoi domestici
per dare loro il cibo a tempo debito?
Beato quel servo che il padrone, arrivando,
troverà ad agire così!
Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti
i suoi beni.
Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo:
“Il mio padrone tarda”, e cominciasse a percuotere
i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli
ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un
giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa,
lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che
meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Non dobbiamo pensare che il tempo sia una semplice
successione di istanti che si ripetono fino a portarci
alla morte; esso in realtà è luogo della manifestazione
del Cristo Signore, che viene a noi in ogni occasione
della vita.
Per questo il tempo non può essere sprecato o, peggio,
usato male; quando meno ce lo aspettiamo, il Signore
del tempo verrà a chiederci come lo abbiamo usato
e se abbiamo saputo capitalizzarlo.
L’invito del Vangelo di oggi è quello di essere vigilanti
e previdenti, per non essere sorpresi ed essere
trovati a mani vuote.
L’atteggiamento migliore è quello dell’attesa; ciò non
ha nulla di angoscioso o di preoccupante.
Essa deve essere un’attesa gioiosa di colui che può
venire a dare compimento alle attese più profonde del
nostro cuore, ma mentre aspettiamo, dobbiamo pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.