venerdì 22 maggio 2015

Il Vangelo del Sabato 23 Maggio 2015

1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (28,16-20,30-31)
Dal Vangelo secondo Giovanni (21,20-25) anno B.
In quel tempo, Pietro si voltò e vide che li seguiva
quel discepolo che Gesù amava, colui che nella cena
si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato:
«Signore, chi è che ti tradisce?».
Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore,
che cosa sarà di lui?».
Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché
io venga, a te che importa? Tu seguimi».
Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel
discepolo non sarebbe morto.
Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe
morto, ma: «Se voglio che egli rimanga finché
io venga, a te che importa?».
Questi è il discepolo che testimonia queste cose
e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua
testimonianza è vera.
Vi sono ancora molte altre cose compiute da
Gesù che, se fossero scritte una per una, penso
che il mondo stesso non basterebbe a contenere
i libri che si dovrebbero scrivere.
Parola del Signore.
La potenza della risurrezione di Gesù, che si è
manifestata inizialmente a Gerusalemme, adesso
si diffonde in tutto il mondo attraverso il Vangelo.
La parola di salvezza del Vangelo, che ha iniziato
il suo cammino proprio da quel mistero, niente
e nessuno riuscirà più a fermare la sua forza che
si diffonderà come un’onda in tutto il mondo.
E per Pietro come anche per noi, quello che è
importante, è seguire Gesù.
Tutto il resto passa in secondo piano; è lui ormai
che deve confermare nella fede i suoi fratelli,
per cui non c’è più posto per altre domande di
alcun genere a Gesù.
Eppure, questi versetti sono una reliquia della
Chiesa primitiva, nella quale probabilmente si era
diffusa la voce che Giovanni, discepolo amato da
Gesù, non sarebbe morto fino al ritorno del Signore.
Il Vangelo di Giovanni si conclude così, con
un’attestazione riguardante ciò che Gesù ha detto
ed ha fatto.
Perciò, anche per noi il Signore ci dice: “Tu seguimi”,
magari pregando.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.