venerdì 13 maggio 2016

Il Vangelo del Sabato 14 Maggio 2016

San Mattia.
1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (1,15-17.20-26)
Dal Vangelo secondo Giovanni (15,9-17) anno C.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre
ha amato me, anche io ho amato voi.
Rimanete nel mio amore.
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio
amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre
mio e rimango nel suo amore.
Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la
vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli
altri come io ho amato voi.
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua
vita per i propri amici.
Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando.
Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che
fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto
ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti
perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga;
perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome,
ve lo conceda.
Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il Signore non ha mai chiesto ai suoi apostoli di imparare
a fare grandi discorsi, convincenti e pieni di citazioni pulite
ed eleganti; Egli sapeva che essi non ne erano capaci.
Ma Egli non lo chiede anche per un altro motivo; il Signore
sa che per diffondere il suo Vangelo, la sua gioia e la pace
che solo Lui sa donare, vi è un modo molto più incisivo e
di sicuro effetto; l’amore.
Quanto più amore gli apostoli saranno in grado di avere
tra di loro e per gli altri, tanto più il loro esempio e la loro
testimonianza sarà contagiosa.
Perciò, l’anima che ama e serve il Signore comunica la gioia,
diventando testimoni della risurrezione di Cristo.
E noi ne siamo capaci?
O abbiamo tanta difficoltà, come l’hanno avuta gli apostoli?
Non preoccupiamoci, dobbiamo solo amare, il resto lo farà
Lui, per farlo bene, aiutiamoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

Il Vangelo del Venerdì13 Maggio 2016

1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (25,13-21)
Dal Vangelo secondo Giovanni (21,15-19) anno C.
In quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed]
essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone,
figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?».
Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene».
Gli disse: «Pasci i miei agnelli».
Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio
di Giovanni, mi ami?».
Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene».
Gli disse: «Pascola le mie pecore».
Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni,
mi vuoi bene?».
Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse
“Mi vuoi bene?”, e gli disse: «Signore, tu conosci tutto;
tu sai che ti voglio bene».
Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore.
In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti
vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai
vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti
porterà dove tu non vuoi».
Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe
glorificato Dio.
E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il rinnegamento di Pietro ha rotto qualcosa nel suo rapporto
con Gesù che va ricostruito.
Ma questa ricostruzione non può che ripartire dal Signore,
il quale conosce a fondo il cuore di Pietro e sa che ormai
il principe degli apostoli ha capito la lezione; mai confidare
nelle proprie forze o nelle proprie presunte capacità anche
se si è animati da buone intenzioni, poiché si rischia di
fare rovinosi capitomboli.
Ma Pietro ormai conosce anche l’umiltà e non pretende
più nulla da Gesù.
E noi, abbiamo compreso la lezione?
O siamo continuamente con le ginocchia rotte a forza di cadere?
Speriamo di no, fanno troppo male le ginocchia, perciò,
con umiltà, riconosciamo che le nostre forze non riescono
a sorreggerci senza l’aiuto del Signore, ci riusciremo meglio
attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.