lunedì 26 dicembre 2022

Il Vangelo del Martedì 27 Dicembre 2022

 

Ottava di Natale.

San Giovanni, Apostolo ed Evangelista.

Prima Lettura

Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (1,1-4)

Figlioli miei, quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello

che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le

nostre mani toccarono del Verbo della vita-la vita infatti si manifestò, noi

l'abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna,

che era presso il Padre e che si manifestò a noi-, quello che abbiamo veduto e

udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate

in comunione con noi.

E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo.

Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena.

Parola di Dio.

Vangelo

L'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.

Dal Vangelo secondo Giovanni (20,2-8) anno dispari.

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala corse e andò da Simon Pietro

e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via

il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!».

Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al sepolcro.

Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e

giunse per primo al sepolcro.

Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.

Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e

osservò i teli posati là, e il sudario-che era stato sul suo capo-non posato là

con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.

Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro,

e vide e credette.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

In realtà, quello che videro Pietro e Giovanni fu soltanto la tomba vuota.

Essi non hanno ancora visto il Signore, eppure il quarto evangelista

ricorda la sua personale esperienza; a loro bastò vedere quel sepolcro

aperto e vuoto per credere.

A quel punto, fu come se tutti i pezzi del mosaico andassero a posto

da soli; le parole che il Maestro aveva detto loro più volte

improvvisamente acquistavano senso.

Ci vuole tanta fede per vedere la presenza e la potenza di Dio in segni

di morte; eppure questa è l’esperienza di fede che siamo chiamati

a fare anche noi.

Di fronte a tanti segni di disperazione e di morte, dobbiamo raccogliere

la sfida che ci fa il mondo, ed impegnarci a vedere in essi il passaggio

del Risorto e della luce.

Non dobbiamo perderci nel dolore, ma dobbiamo sempre volgere lo sguardo

alla luce ed alla gioia, se facciamo tanta fatica, preghiamo per riuscirci.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.