Della 23° settimana del Tempo Ordinario.
Santi Proto e
Giacinto, martiri di Roma.
Prima Lettura
Cristo Gesù è
venuto nel mondo per salvare i peccatori.
Dalla prima lettera di
san Paolo apostolo a Timòteo (1,15-17)
Figlio mio, questa
parola è degna di fede e di essere accolta da tutti: Cristo Gesù
è venuto nel mondo per
salvare i peccatori, il primo dei quali sono io.
Ma appunto per questo
ho ottenuto misericordia, perché Cristo Gesù ha voluto in
me, per primo, dimostrare
tutta quanta la sua magnanimità, e io fossi di esempio
a quelli che avrebbero
creduto in lui per avere la vita eterna.
Al Re dei secoli,
incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli
dei secoli. Amen.
Parola di Dio.
Vangelo
Perchè mi invocate.
Dal Vangelo secondo
Luca (6,43-49) anno dispari.
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli: «Non vi è albero buono che produca
un frutto cattivo, né
vi è d'altronde albero cattivo che produca un frutto buono.
Ogni albero infatti si
riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini,
né si vendemmia uva da
un rovo.
L'uomo buono dal buon
tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l'uomo cattivo dal
suo cattivo tesoro
trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal
cuore sovrabbonda.
Perché mi invocate:
"Signore, Signore!" e non fate quello che dico?
Chiunque viene a me e
ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi
è simile: è simile a
un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo
e ha posto le
fondamenta sulla roccia.
Venuta la piena, il
fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché
era costruita bene.
Chi invece ascolta e
non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito
una casa sulla terra,
senza fondamenta.
Il fiume la investì e
subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Possiamo pregare allo sfinimento,
e fare servizi e avere responsabilità nella
comunità, ma se la nostra vita
non si ispira alla Parola, a che giova?
Il Signore non ci chiede coerenza
eroica e granitica, ma autenticità nel lasciare
che la Parola illumini e metta in
discussione la nostra vita.
Animo, fratelli e sorelle!
Che bello vedere intorno a noi
fratelli e sorelle che, senza saperlo, senza
professarsi cristiani, producono
frutti di tolleranza, di amicizia, di generosità.
E noi, discepoli, stiamo attenti
e guardiamo con umiltà la trave che c’è nel
nostro occhio, per poter portare
frutti di concretezza ancorando la nostra
vita alla roccia salda del
Vangelo.
Non misuriamo la nostra fede, non
chiediamoci a che punto siamo della nostra
vita interiore, chiediamoci solo
se siamo ancora dietro al Nazareno, sapendo
che seguendo Lui,
inevitabilmente, si passa per il Calvario.
Ma non dobbiamo avere paura
amici, la preghiera saprà aiutarci.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.