lunedì 16 settembre 2024

Il Vangelo del Martedì 17 Settembre 2024

 

Della 24° settimana del Tempo Ordinario.

Prima Lettura

Voi siete corpo di Cristo e, ognuno

secondo la propria parte, sue membra.

Dalla prima lettera di san Paolo

apostolo ai Corìnzi (12,12-14.27-31a)

Fratelli, come il corpo è uno solo e ha

molte membra, e tutte le membra del

corpo, pur essendo molte, sono un corpo

solo, così anche il Cristo.

Infatti noi tutti siamo stati battezzati

mediante un solo Spirito in un solo

corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi;

e tutti siamo stati dissetati da un

solo Spirito.

E infatti il corpo non è formato da un

membro solo, ma da molte membra.

Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno

secondo la propria parte, sue membra.

Alcuni perciò Dio li ha posti nella

Chiesa in primo luogo come apostoli,

in secondo luogo come profeti, in terzo

luogo come maestri; poi ci sono i

miracoli, quindi il dono delle guarigioni,

di assistere, di governare, di parlare

varie lingue.

Sono forse tutti apostoli?

Tutti profeti? Tutti maestri?

Tutti fanno miracoli?

Tutti possiedono il dono delle guarigioni?

Tutti parlano lingue? Tutti le interpretano?

Desiderate invece intensamente i carismi

più grandi.

Parola di Dio.

Vangelo

Ragazzo, dico a te, àlzati!

Dal Vangelo secondo Luca (7,11-17) anno pari.

In quel tempo, Gesù si recò in una città

chiamata Nain, e con lui camminavano

i suoi discepoli e una grande folla.

Quando fu vicino alla porta della città,

ecco, veniva portato alla tomba un morto,

unico figlio di una madre rimasta vedova;

e molta gente della città era con lei.

Vedendola, il Signore fu preso da

grande compassione per lei e le

disse: «Non piangere!».

Si avvicinò e toccò la bara, mentre i

portatori si fermarono.

Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!».

Il morto si mise seduto e cominciò a parlare.

Ed egli lo restituì a sua madre.

Tutti furono presi da timore e

glorificavano Dio, dicendo: «Un grande

profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha

visitato il suo popolo».

Questa fama di lui si diffuse per tutta

quanta la Giudea e in tutta la

regione circostante.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Il dolore innocente è l’unica seria obiezione

all’esistenza di un Dio buono.

Se Dio fosse come molti cattolici lo

immaginano, lunatico e impietoso,

allora tutto si spiegherebbe.

Ma per chi, come noi, crede fino in

fondo alla bontà del Dio annunciato

da Cristo, diventa difficile spiegare

il dolore innocente.

E la Bibbia, lo sappiamo bene, si guarda

bene dal fornire delle spiegazioni, come

a volte, invece, alcuni saputelli cristiani

pretendono di fare.

Quello che ci resta è un Dio che ha

compassione del dolore, come nel caso

del Vangelo di oggi.

La commozione di Gesù di fronte ad

una madre vedova che perde il suo

figlio unico (osiamo immaginare un

dolore più assurdo?) è una debole traccia.

La resurrezione del ragazzo ci scuote

nel profondo e ci fa sorgere molti dubbi;

perché non accade sempre così?

Perché troppi genitori continuano a piangere

inconsolabili la morte di un figlio?,

mentre ci sono delle donne che i figli li

seppelliscono purtroppo, come stiamo

vedendo qui vicino a noi!

Non ci sono date risposte, ma solo

l’indicazione di un Dio compassionevole

che non darà spiegazione al dolore, ma

lo assumerà e lo porterà con sé sulla croce,

fornendo la speranza, debole, ma irremovibile,

di un Dio che salva e redime ogni dolore

innocente, dandogli una prospettiva diversa.

Certo, amici, quando incontriamo un

dolore così straziante, niente commenti;

ma solo preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.