Mercoledì della settimana Santa.
San Beniamino,
diacono e martire.
Prima lettura.
Non ho sottratto la
faccia agli insulti e agli sputi.
Dal libro del profeta
Isaìa (50,4-9a)
Il Signore Dio mi ha
dato una lingua da discepolo, perché io sappia
indirizzare una parola
allo sfiduciato.
Ogni mattina fa
attento il mio orecchio perché io ascolti come i discepoli.
Il Signore Dio mi ha
aperto l'orecchio e io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirato
indietro.
Ho presentato il mio
dorso ai flagellatori, le mie guance a coloro che mi
strappavano la barba; non
ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi.
Il Signore Dio mi
assiste, per questo non resto svergognato, per questo rendo
la mia faccia dura
come pietra, sapendo di non restare confuso.
È vicino chi mi rende
giustizia: chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci.
Chi mi accusa? Si
avvicini a me.
Ecco, il Signore Dio
mi assiste: chi mi dichiarerà colpevole?
Parola di Dio.
Vangelo.
Il Figlio dell'uomo
se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo
dal quale il Figlio
dell'uomo viene tradito!
Dal Vangelo secondo Matteo
26,14-25) anno dispari.
In quel tempo, uno dei
Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei
sacerdoti e disse:
«Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?».
E quelli gli fissarono
trenta monete d'argento.
Da quel momento
cercava l'occasione propizia per consegnare Gesù.
Il primo giorno degli
Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero:
«Dove vuoi che
prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?».
Ed egli rispose:
«Andate in città da un tale e ditegli: "Il Maestro dice: Il mio
tempo è vicino; farò
la Pasqua da te con i miei discepoli"».
I discepoli fecero
come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
Venuta la sera, si
mise a tavola con i Dodici.
Mentre mangiavano,
disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà».
Ed essi, profondamente
rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli:
«Sono forse io,
Signore?».
Ed egli rispose:
«Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello
che mi tradirà.
Il Figlio dell'uomo se
ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo
dal quale il Figlio
dell'uomo viene tradito!
Meglio per quell'uomo
se non fosse mai nato!».
Giuda, il traditore,
disse: «Rabbì, sono forse io?».
Gli rispose: «Tu l'hai
detto».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
In Matteo la figura di Giuda
assume il contorno drammatico del discepolo amato
e chiamato dal Signore che
rifiuta di accogliere l’invito alla conversione.
È come noi, Giuda, esattamente
come noi; un discepolo che pensa di forzare
la mano a Dio.
La disperazione di Giuda dopo
l’arresto di Gesù si spiega solamente se il suo
progetto non prevedeva un tale
catastrofico epilogo!
Cosa voleva ottenere, allora,
Giuda?
Forse voleva far incontrare Gesù
col Sinedrio, forse voleva spingere Gesù
a manifestare la sua potenza,
chissà.
Povero Giuda, che tanto ci
assomiglia!
Eppure, durante la cena, Gesù
ancora gli offre un’opportunità di redenzione.
L’apostolo chiede al Maestro; è
lui il traditore?
Gesù gli offre una possibilità;
tu lo dici.
Tu, Giuda, decidi se diventare
traditore, se allontanarti dal sogno, dal progetto,
se lasciarti travolgere dalla
parte oscura, se lasciarti prendere dallo scoramento.
Ciascuno di noi ha di fronte a sé
l’immenso dono della libertà; il discepolo
può diventare il traditore.
Ma questo non cambia il giudizio
che Gesù esprime su ciascuno di noi.
Non lasciamo che i nostri sbagli,
i nostri piccoli o grandi tradimenti ci allontanino
dal Dio che mai si allontana da
noi, chiedendo aiuto alla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.