sabato 5 novembre 2016

Il Vangelo di Domenica 6 Novembre 2016

22° Domenica del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal secondo libro dei Maccabèi (7,1-2.9-14)
2° Lettura dalla seconda lettera di san Paolo
apostolo ai Tessalonicési (2,16-3,5)
Dal Vangelo secondo Luca (20,27-38) anno C.
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi–i quali
dicono che non c’è risurrezione–e gli posero questa domanda:
«Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno
che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie
e dia una discendenza al proprio fratello”.
C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie,
morì senza figli.
Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono
senza lasciare figli.
Da ultimo morì anche la donna.
La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie?
Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e
prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura
e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito:
infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e,
poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.
Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito
del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco
e Dio di Giacobbe”.
Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Al tempo di Gesù, i sadducei godevano di notevole considerazione
e rispetto, ma non credevano alla risurrezione.
In effetti, pongono a Gesù un caso volutamente assurdo, per
deridere, seppur in maniera velata, il suo insegnamento
sulla risurrezione.
Il Cristo, con grande pazienza, spiega loro che la vita dei morti
sfugge agli schemi di questo mondo presente; è una vita diversa
perché divina ed eterna, per cui è necessario assumere un nuovo
modo di pensare per comprendere la realtà della risurrezione
dei corpi, che negano apertamente.
Non si tratta di tornare nuovamente alla vita fisica, quanto piuttosto
di entrare in un nuovo tipo di esistenza in Dio, nella quale persino
i legami familiari più stretti vengono trasfigurati e rinnovati.
Ci saranno un amore e una unione con tutto e con tutti che oggi
non possiamo capire.
Anche noi siamo invitati ad entrare in quest’ottica di fede.
Perciò, se vogliamo riuscirci, aiutiamoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.