venerdì 7 aprile 2023

Il Commento del Sabato 8 Aprile 2023

 

Sabato Santo.

San Dionigi di Corinto, Vescovo.

Meditazione personale sul Sabato Santo.

La terra è sfinita.

Tutto dorme e attende.

Anche il corpo di Gesù riposa.

Come per Lazzaro, la morte di Gesù

non è che un sonno.

Mentre l’anima è scesa, per portarvi la

vittoria, fino al profondo degli inferi,

il suo corpo dorme pacificamente nella

tomba, in attesa delle meraviglie di Dio.

Poiché questo Grande Sabato non è

come gli altri.

Qualcosa è radicalmente cambiato.

La cortina del Tempio si è lacerata da poco,

brutalmente, scoprendo il Santo dei Santi.

Il Tempio non è più al suo posto.

Il Sabato non è più nel Sabato.

La Pasqua nella Pasqua.

Tutto è altrove.

Tutto è qui accanto, accanto al corpo che

dorme nella tomba.

Tutto è attesa, tutto deve ora avvenire.

La Chiesa, sposa di Gesù, non si disorienta.

Essa persiste presso la tomba che serra il

corpo amato.

L’amore non si affievolisce, non si

dispera; l’amore può tutto e spera tutto.

Sa di essere più forte della morte.

Che cosa non ha fatto in quell’ora di

tenebre l’amore di alcuni, tra cui la

Vergine Maria, perché Gesù fosse

strappato alla morte?

Dio solo lo sa.

Ha qualcuno sentito la densità di vita di

cui questo cadavere e questa tomba sono

colmi, come un giardino in primavera,

dove anche di notte è tutto un fruscio di

vita e di linfa che scorre?

Noi non lo sappiamo.

Sappiamo solo che Giuseppe d’Arimatea

fece rotolare una grande pietra all’entrata

della tomba prima di andarsene, mentre

Maria Maddalena e l’altra Maria erano là,

ferme di fronte alla tomba.

Esse non sanno sicuramente ancora niente.

Ma perseverano nell’amore.

Il vuoto che improvvisamente si è creato

davanti a loro è così grande che solo Dio

potrebbe colmarlo.

Con loro, tutta la Chiesa attende

nell’amore; solo l’amore ci basterà.

Il silenzio è la caratteristica di questa giornata.

Eppure è difficile scendere fino nel

profondo di questo sacro silenzio.

Abbiamo bisogno di questo silenzio che

precede la tua risurrezione, la nuova nascita

dei catecumeni attraverso il battesimo.

Li sentiamo vicini, in qualunque continente

vivano, come sentiamo vicino Te che stai

dormendo nel sepolcro che sta per schiudersi

nel giorno dopo il Sabato, il giorno della

creazione nuova e della preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buon Sabato santo, Fausto.