Della 2° settimana del Tempo Ordinario.
San Fabiano, papa e martire;
San Sebastiano, martire.
Prima Lettura.
Pur essendo Figlio, imparò
l'obbedienza da ciò che patì.
Dalla lettera agli Ebrei (5,1-10)
Fratelli, ogni sommo sacerdote è scelto
fra gli uomini e per il bene degli uomini
viene costituito tale nelle cose che
riguardano Dio, per offrire doni e
sacrifici per i peccati.
Egli è in grado di sentire giusta
compassione per quelli che sono
nell'ignoranza e nell'errore, essendo
anche lui rivestito di debolezza.
A causa di questa egli deve offrire
sacrifici per i peccati anche per se
stesso, come fa per il popolo.
Nessuno attribuisce a se stesso questo
onore, se non chi è chiamato da Dio,
come Aronne.
Nello stesso modo Cristo non attribuì a
se stesso la gloria di sommo sacerdote,
ma colui che gli disse: «Tu sei mio figlio,
oggi ti ho generato», gliela conferì come
è detto in un altro passo: «Tu sei
sacerdote per sempre, secondo
l'ordine di Melchìsedek».
Nei giorni della sua vita terrena egli offrì
preghiere e suppliche, con forti grida e
lacrime, a Dio che poteva salvarlo da
morte e, per il suo pieno abbandono
a lui, venne esaudito.
Pur essendo Figlio, imparò l'obbedienza
da ciò che patì e, reso perfetto, divenne
causa di salvezza eterna per tutti coloro
che gli obbediscono, essendo stato
proclamato da Dio sommo sacerdote
secondo l'ordine di Melchìsedek.
Parola di Dio.
Vangelo.
Lo sposo è con loro.
Dal Vangelo secondo
Marco (2,18-22) anno dispari.
In quel tempo, i discepoli di Giovanni
e i farisei stavano facendo un digiuno.
Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché
i discepoli di Giovanni e i discepoli dei
farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli
non digiunano?».
Gesù disse loro: «Possono forse digiunare
gli invitati a nozze, quando lo sposo
è con loro?
Finché hanno lo sposo con loro,
non possono digiunare.
Ma verranno giorni quando lo sposo
sarà loro tolto: allora, in quel
giorno, digiuneranno.
Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza
su un vestito vecchio; altrimenti il
rattoppo nuovo porta via qualcosa alla
stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore.
E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi,
altrimenti il vino spaccherà gli otri,
e si perdono vino e otri.
Ma vino nuovo in otri nuovi!».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Lo
sposo è con noi, all’inizio della
nostra
settimana.
È
con noi mentre andiamo al lavoro o
quando
concludiamo la giornata.
L’ordinarietà
della nostra vita è
trasfigurata
dalla presenza dello sposo,
perciò
siamo diversi.
Diverso
è il nostro atteggiamento interiore,
diverso
il nostro modo di intendere la
devozione,
diverso il modo di essere
persone
‘religiose’.
Molti
sono i devoti nel mondo, di diverse
epoche
e di diverse religioni.
E
i tratti della spiritualità, e i difetti,
si
assomigliano.
Gesù
chiede ai suoi amici, agli amici
dello
sposo, di vivere l’ascesi spirituale
in
maniera innovativa, diversa,
radicalmente
nuova.
Digiuna,
certo, ma per essere libero
dagli
appetiti.
Prega,
ovvio, ma senza metterti in mostra.
Paga
la decima, se credi, ma di nascosto,
senza
che la tua destra sappia ciò che
fa
la tua sinistra.
La
novità del Vangelo è sconcertante,
destabilizzante.
Lo
è al punto che corriamo il rischio di
ritagliarci
degli spazi più consoni alle
nostre
fantasie devozionali.
Gesù
è libero, non libero come un
anarchico,
ma libero per amare, libero
per
tornare all’origine, alla sorgente.
San
Paolo, feroce e scrupoloso osservatore
della
Legge, cambierà radicalmente le sue
condizioni
e si lascerà trasformare dalla
tenerezza
di Dio, mettendo Lui, il Signore
e
la preghiera, al centro della propria
vita,
e non la Legge.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri debiti come anche
noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e
sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.