domenica 19 gennaio 2025

Il Vangelo del Lunedì 20 Gennaio 2025

 

Della 2° settimana del Tempo Ordinario.

San Fabiano, papa e martire;

San Sebastiano, martire.

Prima Lettura.

Pur essendo Figlio, imparò

l'obbedienza da ciò che patì.

Dalla lettera agli Ebrei (5,1-10)

Fratelli, ogni sommo sacerdote è scelto

fra gli uomini e per il bene degli uomini

viene costituito tale nelle cose che

riguardano Dio, per offrire doni e

sacrifici per i peccati.

Egli è in grado di sentire giusta

compassione per quelli che sono

nell'ignoranza e nell'errore, essendo

anche lui rivestito di debolezza.

A causa di questa egli deve offrire

sacrifici per i peccati anche per se

stesso, come fa per il popolo.

Nessuno attribuisce a se stesso questo

onore, se non chi è chiamato da Dio,

come Aronne.

Nello stesso modo Cristo non attribuì a

se stesso la gloria di sommo sacerdote,

ma colui che gli disse: «Tu sei mio figlio,

oggi ti ho generato», gliela conferì come

è detto in un altro passo: «Tu sei

sacerdote per sempre, secondo

l'ordine di Melchìsedek».

Nei giorni della sua vita terrena egli offrì

preghiere e suppliche, con forti grida e

lacrime, a Dio che poteva salvarlo da

morte e, per il suo pieno abbandono

a lui, venne esaudito.

Pur essendo Figlio, imparò l'obbedienza

da ciò che patì e, reso perfetto, divenne

causa di salvezza eterna per tutti coloro

che gli obbediscono, essendo stato

proclamato da Dio sommo sacerdote

secondo l'ordine di Melchìsedek.

Parola di Dio.

Vangelo.

Lo sposo è con loro.

Dal Vangelo secondo

Marco (2,18-22) anno dispari.

In quel tempo, i discepoli di Giovanni

e i farisei stavano facendo un digiuno.

Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché

i discepoli di Giovanni e i discepoli dei

farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli

non digiunano?».

Gesù disse loro: «Possono forse digiunare

gli invitati a nozze, quando lo sposo

è con loro?

Finché hanno lo sposo con loro,

non possono digiunare.

Ma verranno giorni quando lo sposo

sarà loro tolto: allora, in quel

giorno, digiuneranno.

Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza

su un vestito vecchio; altrimenti il

rattoppo nuovo porta via qualcosa alla

stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore.

E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi,

altrimenti il vino spaccherà gli otri,

e si perdono vino e otri.

Ma vino nuovo in otri nuovi!».

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Lo sposo è con noi, all’inizio della

nostra settimana.

È con noi mentre andiamo al lavoro o

quando concludiamo la giornata.

L’ordinarietà della nostra vita è

trasfigurata dalla presenza dello sposo,

perciò siamo diversi.

Diverso è il nostro atteggiamento interiore,

diverso il nostro modo di intendere la

devozione, diverso il modo di essere

persone ‘religiose’.

Molti sono i devoti nel mondo, di diverse

epoche e di diverse religioni.

E i tratti della spiritualità, e i difetti,

si assomigliano.

Gesù chiede ai suoi amici, agli amici

dello sposo, di vivere l’ascesi spirituale

in maniera innovativa, diversa,

radicalmente nuova.

Digiuna, certo, ma per essere libero

dagli appetiti.

Prega, ovvio, ma senza metterti in mostra.

Paga la decima, se credi, ma di nascosto,

senza che la tua destra sappia ciò che

fa la tua sinistra.

La novità del Vangelo è sconcertante,

destabilizzante.

Lo è al punto che corriamo il rischio di

ritagliarci degli spazi più consoni alle

nostre fantasie devozionali.

Gesù è libero, non libero come un

anarchico, ma libero per amare, libero

per tornare all’origine, alla sorgente.

San Paolo, feroce e scrupoloso osservatore

della Legge, cambierà radicalmente le sue

condizioni e si lascerà trasformare dalla

tenerezza di Dio, mettendo Lui, il Signore

e la preghiera, al centro della propria

vita, e non la Legge.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.