venerdì 18 agosto 2023

Il Vangelo del Sabato 19 Agosto 2023

 

Della 19° settimana del Tempo Ordinario.

San Giovanni Eudes, sacerdote.

Prima Lettura

Scegliete oggi chi servire.

Dal libro di Giosuè (24,14-29)

In quei giorni, Giosuè disse al popolo: «Ora,

dunque, temete il Signore e servitelo con

integrità e fedeltà.

Eliminate gli dèi che i vostri padri hanno servito

oltre il Fiume e in Egitto e servite il Signore.

Se sembra male ai vostri occhi servire il

Signore, sceglietevi oggi chi servire: se

gli dèi che i vostri padri hanno servito

oltre il Fiume oppure gli dèi degli Amorrei,

nel cui territorio abitate.

Quanto a me e alla mia casa, serviremo

il Signore».

Il popolo rispose: «Lontano da noi

abbandonare il Signore per servire

altri dèi!

Poiché è il Signore, nostro Dio, che ha

fatto salire noi e i padri nostri dalla terra

d’Egitto, dalla condizione servile; egli ha

compiuto quei grandi segni dinanzi ai

nostri occhi e ci ha custodito per tutto il

cammino che abbiamo percorso e in mezzo

a tutti i popoli fra i quali siamo passati.

Il Signore ha scacciato dinanzi a noi tutti

questi popoli e gli Amorrei che abitavano la terra.

Perciò anche noi serviremo il Signore,

perché egli è il nostro Dio».

Giosuè disse al popolo: «Voi non potete

servire il Signore, perché è un Dio santo,

è un Dio geloso; egli non perdonerà le

vostre trasgressioni e i vostri peccati.

Se abbandonerete il Signore e servirete

dèi stranieri, egli vi si volterà contro e,

dopo avervi fatto tanto bene, vi farà del

male e vi annienterà».

Il popolo rispose a Giosuè: «No!

Noi serviremo il Signore».

Giosuè disse allora al popolo: «Voi siete

testimoni contro voi stessi, che vi siete

scelti il Signore per servirlo!».

Risposero: «Siamo testimoni!».

«Eliminate allora gli dèi degli stranieri,

che sono in mezzo a voi, e rivolgete il

vostro cuore al Signore, Dio d’Israele!».

Il popolo rispose a Giosuè: «Noi serviremo il

Signore, nostro Dio, e ascolteremo la sua voce!».

Giosuè in quel giorno concluse un’alleanza

per il popolo e gli diede uno statuto e una

legge a Sichem.

Scrisse queste parole nel libro della

legge di Dio.

Prese una grande pietra e la rizzò là, sotto

la quercia che era nel santuario del Signore.

Infine, Giosuè disse a tutto il popolo: «Ecco:

questa pietra sarà una testimonianza per

noi, perché essa ha udito tutte le parole

che il Signore ci ha detto; essa servirà

quindi da testimonianza per voi, perché

non rinneghiate il vostro Dio».

Poi Giosuè congedò il popolo, ciascuno

alla sua eredità.

Dopo questi fatti, Giosuè figlio di Nun,

servo del Signore, morì a centodieci anni.

Parola di Dio.

Vangelo

Non impedite che i bambini vengano a

me; a chi è come loro, infatti, appartiene

il regno dei cieli.

Dal Vangelo secondo Matteo (19,13-15) anno dispari.

In quel tempo, furono portati a Gesù dei

bambini perché imponesse loro le mani

e pregasse; ma i discepoli li rimproverarono.

Gesù però disse: «Lasciateli, non impedite

che i bambini vengano a me; a chi è come

loro, infatti, appartiene il regno dei cieli».

E, dopo avere imposto loro le mani,

andò via di là.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Che tenerezza fa questo Gesù che abbraccia

e coccola i bambini che gli stanno intorno!

Eppure ci voleva Dio per spiegarci

questa cosa.

Ai tempi di Gesù tutte le culture, quella

giudaica, quella romana, quella greca,

erano in difficoltà nel giudicare l’infanzia.

Cos’era un bambino?

Un non ancora uomo, un non compiuto.

C’era una certa insofferenza verso i

bambini, da parte dei maschi, ma anche

sfruttamento e lavoro, il più delle volte,

come accade ancora in molte culture

povere nel mondo.

I bambini erano proprietà dei genitori

che li usavano a propria utilità.

Gesù, invece, ribalta la situazione, i bambini

sono presi a modello del discepolo.

Non si tratta di essere infantili, no, ma di

avere, come i bambini, uno sguardo

semplice e immediato sulla realtà, uno

slancio di fiducia come solo il

bambino sa fare.

Se una cosa il nostro ingrato mondo

deve riconoscere ai cristiani e al

cristianesimo, è proprio il rispetto

e l’affetto verso i bambini.

Amiamo i nostri bambini, allora, lasciamoli

diventare adulti, assumiamoci l’onere e

la gioia dell’educazione sia dalla mamma

che dal papà.

Le nostre comunità cristiane mettano i

bambini al centro del proprio annuncio

e della propria preghiera, li accolgano

nel loro gioioso brusio e nella loro

sconcertante spontaneità, non allontaniamo

dalle nostre celebrazioni i bimbi che ci

danno fastidio, come a volte ahimè accade,

perché Gesù non ne è per nulla infastidito!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.