Della 3° settimana di Avvento.
Santa Francesca Saverio Cabrini, Vergine.
Prima lettura.
Anna ringrazia per
la nascita di Samuèle.
Dal primo libro di
Samuèle (1,24-28)
In quei giorni, Anna
portò con sé Samuèle,
con un giovenco di tre
anni, un'efa di
farina e un otre di
vino, e lo introdusse
nel tempio del Signore
a Silo: era
ancora un fanciullo.
Immolato il giovenco,
presentarono il
fanciullo a Eli e lei
disse: «Perdona,
mio signore.
Per la tua vita, mio
signore, io sono
quella donna che era
stata qui presso
di te a pregare il
Signore.
Per questo fanciullo
ho pregato e il
Signore mi ha concesso
la grazia che
gli ho richiesto.
Anch'io lascio che il
Signore lo richieda:
per tutti i giorni
della sua vita egli è
richiesto per il
Signore».
E si prostrarono là
davanti al Signore.
Parola di Dio.
Vangelo.
Grandi cose ha
fatto per me l'Onnipotente.
Dal Vangelo secondo
Luca (1,46-55) anno pari.
In quel tempo, Maria
disse: «L'anima mia
magnifica il Signore e
il mio spirito esulta
in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato
l'umiltà della sua
serva.
D'ora in poi tutte le
generazioni mi
chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto
per me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in
generazione la sua
misericordia per quelli
che lo temono.
Ha spiegato la potenza
del suo braccio,
ha disperso i superbi
nei pensieri del loro
cuore; ha rovesciato i
potenti dai troni,
ha innalzato gli
umili; ha ricolmato di
beni gli affamati, ha
rimandato i ricchi
a mani vuote.
Ha soccorso Israele,
suo servo, ricordandosi
della sua
misericordia, come aveva detto
ai nostri padri, per
Abramo e la sua
discendenza, per
sempre».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Arriva il Natale e tutti, più o
meno,
stiamo (voi non io) preparando
gli ultimi
regali o gli inviti per la cena.
Ma oggi, a pochissimi giorni
dalla grande
notte in cui chiederemo a Cristo
di nascere
nei nostri cuori, siamo invitati
a gioire,
a spalancare il nostro cuore alla
gioia
e alla danza, come Anna, la madre
di
Samuele che diventerà un
grandissimo
profeta, come la piccola Maria di
Nazareth,
che canta insieme a sua cugina le
meraviglie del Signore.
Qualcuno, lo so, passerà un
Natale orribile.
Chi lo vivrà in solitudine o nel
letto della
propria malattia, chi ha subito
un lutto
recentemente non potrà fare a
meno di
dimorare in un clima di penosa
riflessione.
Allora invito i fratelli e le
sorelle provati
dalla vita a fare come Maria che,
invece
di guardare alle sue fatiche e al
futuro
incerto, guarda al passato e a
ciò che
Dio ha fatto nella storia dell’umanità.
Come ho avuto più volte occasione
di
scrivere, nella logica del Regno,
leggiamo
la storia come un lento ed
inesorabile
dispiegamento di luce e di
grazia, il
progetto di salvezza da parte di
un Dio
che ama la propria creazione.
Forse la mia vita non è stata
granché,
forse, alla fine, le parti oscure
e la
mediocrità hanno prevalso.
Ma vedere che la tenerezza di Dio
si
dispiega sull’umanità, fa nascere
in me
un grido di gioia, come in Maria.
Ed allora, prego per chi è in
difficoltà
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel principio,
ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.