giovedì 10 giugno 2021

Il Vangelo del Venerdì 11 Giugno 2021

 

Della 10° settimana del Tempo Ordinario.

Sacratissimo Cuore di Gesù.

Prima lettura.

Il mio cuore si commuove dentro di me.

Dal libro del profeta Osèa (11,1.3-4.8c-9)

Quando Israele era fanciullo, io l'ho amato e dall'Egitto ho chiamato mio figlio.

A Èfraim io insegnavo a camminare tenendolo per mano, ma essi non

compresero che avevo cura di loro.

Io li traevo con legami di bontà, con vincoli d'amore, ero per loro come chi

solleva un bimbo alla sua guancia, mi chinavo su di lui per dargli da mangiare.

Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione.

Non darò sfogo all'ardore della mia ira, non tornerò a distruggere Èfraim, perché

sono Dio e non uomo; sono il Santo in mezzo a te e non verrò da te nella mia ira.

Parola di Dio.

Seconda Lettura.

Conoscere l'amore di Cristo che supera ogni conoscenza.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni (3,8-12.14-19)

Fratelli, a me, che sono l'ultimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia:

annunciare alle genti le impenetrabili ricchezze di Cristo e illuminare tutti sulla

attuazione del mistero nascosto da secoli in Dio, creatore dell'universo, affinché,

per mezzo della Chiesa, sia ora manifestata ai Principati e alle Potenze dei cieli

la multiforme sapienza di Dio, secondo il progetto eterno che egli ha attuato in

Cristo Gesù nostro Signore, nel quale abbiamo la libertà di accedere a Dio in

piena fiducia mediante la fede in lui.

Per questo io piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ha origine ogni

discendenza in cielo e sulla terra, perché vi conceda, secondo la ricchezza della

sua gloria, di essere potentemente rafforzati nell'uomo interiore mediante il suo Spirito.

Che il Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, e così, radicati e fondati

nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l'ampiezza,

la lunghezza, l'altezza e la profondità, e di conoscere l'amore di Cristo che supera

ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.

Parola di Dio.

Vangelo.

Uno dei soldati gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.

Dal Vangelo secondo Giovanni (19,31-37) anno dispari.

Era il giorno della Parascève e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla

croce durante il sabato-era infatti un giorno solenne quel sabato-, chiesero a Pilato

che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via.

Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all'uno e all'altro che erano stati

crocifissi insieme con lui.

Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe,

ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.

Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero,

perché anche voi crediate.

Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: «Non gli sarà spezzato alcun osso».

E un altro passo della Scrittura dice ancora: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Cosa può ancora dirci l’immagine di un improbabile Gesù con gli occhi chiari e i boccoli

che apre il mantello e lascia intravvedere un cuore da cui si dipartono dardi luminosi?

Non è solo l’immagine di una devozione ottocentesca che ci fa venire il diabete all’anima?

Spogliata dalla sua collocazione storica, la festa del Sacro Cuore di Gesù rivela una grande

verità; al centro della nostra vita, della fede, del nostro percorso interiore c’è l’amore di Dio.

L’amore è al centro, questo dice la festa di oggi.

Non la legittima tradizione storica, non i nostri ragionamenti, non le convenienze,

non fondamenti etici.

Se crediamo in Dio, se abbiamo visto e creduto nell’amore del Padre, Lui solo ci

spinge a credere e a lottare.

Lottare, sì, perché lasciare che sia l’amore a dominare la nostra vita (e la fede)

non è affatto scontato.

È una continua conversione, una scelta, talvolta dolorosa.

Come quella del Maestro e Signore che mostra la misura del suo bene morendo in croce.

Oggi, allora, lasciamoci raggiungere dal suo amore che non pone condizioni, che non

pesa, che non ricatta, un amore libero, come Dio solo, in Gesù, sa proporre, facendoci

aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.