domenica 16 settembre 2018

Il Vangelo del Lunedì 17 Settembre 2018


Della 24° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (11,17-26.339
Dal Vangelo secondo Luca (7,1-10) anno pari.
In quel tempo, Gesù, quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole
al popolo che stava in ascolto, entrò in Cafàrnao.
Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire.
Il centurione l’aveva molto caro.
Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei
a pregarlo di venire e di salvare il suo servo.
Costoro, giunti da Gesù, lo supplicavano con insistenza: «Egli merita che tu
gli conceda quello che chiede–dicevano–, perché ama il nostro popolo ed
è stato lui a costruirci la sinagoga».
Gesù si incamminò con loro.
Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandò alcuni
amici a dirgli: «Signore, non disturbarti!
Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi
sono ritenuto degno di venire da te; ma di’ una parola e il mio servo sarà guarito.
Anch’io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di
me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene;
e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
All’udire questo, Gesù lo ammirò e, volgendosi alla folla che lo seguiva,
disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!».
E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Per avere fede in Gesù non è necessario perdersi in tante chiacchere
o discorsi inutili.
Questo centurione è l’immagine di colui che comprende chi si trova di fronte.
Egli è Dio, che può comandare persino al male fisico di andarsene, senza
che Egli sia materialmente presente.
Com’è bello considerare che anche nel nostro tempo ci sono tanti cristiani
che hanno questa fede schietta e pratica, senza troppi fronzoli.
Essi sanno che Dio è grande e potente e sanno anche che Egli li ama; per
questo, cosa c’è da temere?
Di cosa si dovrebbe aver paura?
La fede è qualcosa di semplice e immediato; è l’effetto di quella unione con
Dio che rende le cose davvero molto semplici e senza complicazioni.
Quanto più diventiamo semplici, nella nostra fede, tanto più possiamo stare
certi che siamo vicini a Lui.
Se abbiamo delle perplessità, per scacciarle, facciamoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.