mercoledì 4 dicembre 2024

Il Vangelo del Giovedì 5 Dicembre 2024

 

Della 1° Settimana di Avvento.

San Saba Archimandrita, abate
.

Prima Lettura.

Entri una nazione giusta

che si mantiene fedele.

Dal libro del profeta Isaìa (26,1-6)

In quel giorno si canterà questo canto nella

terra di Giuda: «Abbiamo una città forte;

mura e bastioni egli ha posto a salvezza.

Aprite le porte: entri una nazione giusta,

che si mantiene fedele.

La sua volontà è salda; tu le assicurerai

la pace, pace perché in te confida.

Confidate nel Signore sempre, perché il

Signore è una roccia eterna, perché egli

ha abbattuto coloro che abitavano in alto,

ha rovesciato la città eccelsa, l'ha

rovesciata fino a terra, l'ha rasa al suolo.

I piedi la calpestano: sono i piedi degli

oppressi, i passi dei poveri».

Parola di Dio.

Vangelo.

Chi fa la volontà del Padre mio,

entrerà nel regno dei cieli.

Dal Vangelo secondo

Matteo (7,21.24-27) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi

discepoli: «Non chiunque mi dice:

"Signore, Signore", entrerà nel regno

dei cieli, ma colui che fa la volontà

del Padre mio che è nei cieli.

Perciò chiunque ascolta queste mie

parole e le mette in pratica, sarà simile

a un uomo saggio, che ha costruito

la sua casa sulla roccia.

Cadde la pioggia, strariparono i fiumi,

soffiarono i venti e si abbatterono su

quella casa, ma essa non cadde, perché

era fondata sulla roccia.

Chiunque ascolta queste mie parole e

non le mette in pratica, sarà simile a un

uomo stolto, che ha costruito la sua

casa sulla sabbia.

Cadde la pioggia, strariparono i fiumi,

soffiarono i venti e si abbatterono su

quella casa, ed essa cadde e la sua

rovina fu grande».

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Prepararsi al Natale significa prendersi

del tempo per rimettere in ordine la

propria vita, per stabilire le priorità,

per verificare se la nostra casa interiore

è costruita sulla roccia o sulla sabbia.

Isaia parla ad uno sparuto popolo che

deve fare i conti con le grandi potenze

straniere, l’Egitto e l’Assiria, e profetizza

una città forte, costruita sulla pace che

viene dal Signore.

Anche noi siamo invitati a dare il giusto

(poco) peso alle logiche degli uomini,

alle carriere, agli investimenti; se

investiamo sull’ascolto della Parola,

se lasciamo che sia la Parola del Maestro

ad orientare le nostre scelte, allora

potremo affrontare ogni fatica, ogni

difficoltà, ogni tempesta esteriore

ed interiore.

Anche Paolo, il grande apostolo, esclama:

«Chi ci separerà dall’amore di Cristo?».

Prepariamoci al Natale, ancora, senza far

finta che Gesù nasce; Egli è già nato,

nella storia, e chiede ancora di nascere

nei nostri cuori, nella nostra vita, nelle

nostre scelte.

Verifichiamo se la nostra giornata, con le

sue gioie e le sue tristezze, ha attinto alla

Parola per iniziare e per continuare,

perché possiamo anche costruire

un’altissimo grattacielo, ma occorre

che poggi bene le sue fondamenta

chiedendo aiuto alla nostra preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.