martedì 21 gennaio 2025

Il Vangelo del Mercoledì 22 Gennaio 2025

 

Della 2° settimana del Tempo Ordinario.

San Vincenzo di Saragozza,

Diacono e Martire.

Prima Lettura.

Tu sei sacerdote per sempre

secondo l’ordine di Melchìsedek.

Dalla lettera agli Ebrei (7,1-3.15-17)

Fratelli, Melchìsedek, re di Salem,

sacerdote del Dio altissimo, andò

incontro ad Abramo mentre ritornava

dall’avere sconfitto i re e lo benedisse;

a lui Abramo diede la decima di ogni cosa.

Anzitutto il suo nome significa “re di

giustizia”; poi è anche re di Salem,

cioè “re di pace”.

Egli, senza padre, senza madre, senza

genealogia, senza principio di giorni né

fine di vita, fatto simile al Figlio di Dio,

rimane sacerdote per sempre.

[Ora,] sorge, a somiglianza di Melchìsedek,

un sacerdote differente, il quale non è

diventato tale secondo una legge prescritta

dagli uomini, ma per la potenza di una

vita indistruttibile.

Gli è resa infatti questa testimonianza:

«Tu sei sacerdote per sempre secondo

l’ordine di Melchìsedek».

Parola di Dio.

Vangelo.

È lecito in giorno di sabato

salvare una vita o ucciderla?

Dal Vangelo secondo

Marco (3,1-6) anno dispari.

In quel tempo, Gesù entrò di nuovo

nella sinagoga.

Vi era lì un uomo che aveva una mano

 paralizzata, e stavano a vedere se lo

guariva in giorno di sabato, per accusarlo.

Egli disse all'uomo che aveva la mano

paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!».

Poi domandò loro: «È lecito in giorno di

sabato fare del bene o fare del male,

salvare una vita o ucciderla?».

Ma essi tacevano.

E guardandoli tutt'intorno con indignazione,

rattristato per la durezza dei loro cuori, disse

all'uomo: «Tendi la mano!».

Egli la tese e la sua mano fu guarita.

E i farisei uscirono subito con gli

erodiani e tennero consiglio contro

di lui per farlo morire.

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù è indignato, rattristato, addolorato

per la durezza dei cuori dei farisei che

l’hanno fatto venire in sinagoga per

vedere se guarisce il povero uomo

con la mano inaridita.

A loro dell’uomo non importa nulla,

Gesù, invece, lo mette nel mezzo, per

Lui è importante, lo tiene nel suo cuore,

lo ama con tenerezza.

Non così i farisei che pensano di onorare

Dio oltraggiando l’uomo, che mettono

la Legge al di sopra dell’amore e del

bene della persona.

Gesù è addolorato per tanta durezza

spacciata per devozione, turbato da

tanta miopia.

E soffre. E rischia.

L’uomo viene guarito, e questo gesto,

interpretato come una sfida, invece di

addolcire il cuore dei farisei lo indurisce;

si radunano per capire come far fuori Gesù.

Come sarà per Lazzaro, Gesù rischia

del suo, si mette in gioco, accetta di

portare le conseguenze delle sue azioni

per salvare una vita.

San Paolo supera questa durezza e si

converte ma, ahimè, dovrà lottare contro

un nuovo tipo di ipocrisia, quello dei

discepoli provenienti da Gerusalemme

che pretendono di imporre il giogo della

Legge sui neoconvertiti provenienti

dal paganesimo.

I farisei ancora fanno molti adepti,

anche nelle nostre comunità.

Viviamo con una consapevole leggerezza

e mettendo sempre nel mezzo le persone,

e non le regole, nella nostra fede cristiana!

Stiamo vedendo ai giorni nostri, quanti

farisei, (anche fra gli uomini di Chiesa),

ci sono, per questo dobbiamo

pregare e tanto.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.