lunedì 25 aprile 2016

Il Vangelo del Lunedì 26 Aprile 2016

1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (14,19-28)
Dal Vangelo secondo Giovanni (14,27-31) anno C.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Vi lascio
la pace, vi do la mia pace.
Non come la dà il mondo, io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”.
Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché
il Padre è più grande di me.
Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando
avverrà, voi crediate.
Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe
del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che
il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre
mi ha comandato, così io agisco».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Prima di lasciare i discepoli stretti attorno a Lui, Gesù fa
loro un dono preziosissimo, che è come una lampada che
brillerà nel buio e nelle tenebre della sua assenza; la pace.
La pace che aveva donato loro Gesù non era simile a nulla
di quanto avessero mai provato prima di allora.
La pace del mondo, a cui forse anch’essi avevano sognato
fino ad allora, era un periodo di prosperità e di libertà per
tutto il popolo vessato ormai da anni dalla dominazione romana.
Ma la vera pace si sperimenta quando si sta in armonia con Dio.
L’avete mai provata?
È fantastica, per provarla dobbiamo essere in sintonia con
il Signore, anche attraverso la preghiera. 
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.