martedì 20 agosto 2019

Il Vangelo del Mercoledì 21 Agosto 2019


Della 20° settimana del Tempo Ordinario.
S. Pio X, papa.
1° Lettura dal libro dei Giudici (9,6-15)
In quei giorni, tutti i signori di Sichem e tutta Bet Millo si radunarono e andarono
a proclamare re Abimèlec, presso la Quercia della Stele, che si trova a Sichem.
Ma Iotam, informato della cosa, andò a porsi sulla sommità del monte Garizìm e,
alzando la voce, gridò: «Ascoltatemi, signori di Sichem, e Dio ascolterà voi!
Si misero in cammino gli alberi per ungere un re su di essi.
Dissero all'ulivo: "Regna su di noi".
Rispose loro l'ulivo: "Rinuncerò al mio olio, grazie al quale si onorano dèi
e uomini, e andrò a librarmi sugli alberi?".
Dissero gli alberi al fico: "Vieni tu, regna su di noi".
Rispose loro il fico: "Rinuncerò alla mia dolcezza e al mio frutto squisito,
e andrò a librarmi sugli alberi?".
Dissero gli alberi alla vite: "Vieni tu, regna su di noi".
Rispose loro la vite: "Rinuncerò al mio mosto, che allieta dèi e uomini,
e andrò a librarmi sugli alberi?".
Dissero tutti gli alberi al rovo: "Vieni tu, regna su di noi".
Rispose il rovo agli alberi: "Se davvero mi ungete re su di voi, venite, rifugiatevi
alla mia ombra; se no, esca un fuoco dal rovo e divori i cedri del Libano"».
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo (20,1-16) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli
è simile a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a giornata
lavoratori per la sua vigna.
Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna.
Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza,
disoccupati, e disse loro: "Andate anche voi nella vigna; quello che è
giusto ve lo darò".
Ed essi andarono.
Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto.
Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse
loro: "Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?".
Gli risposero: "Perché nessuno ci ha presi a giornata".
Ed egli disse loro: "Andate anche voi nella vigna".
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: "Chiama i
lavoratori e da' loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi".
Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro.
Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più.
Ma anch'essi ricevettero ciascuno un denaro.
Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: "Questi ultimi
hanno lavorato un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo
sopportato il peso della giornata e il caldo".
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: "Amico, io non ti faccio torto.
Non hai forse concordato con me per un denaro?
Prendi il tuo e vattene.
Ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te: non posso fare delle mie
cose quello che voglio?
Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?".
Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
I lavoranti che da più tempo hanno faticato, quelli che sono in vigna dal
mattino presto, vedendo dare un denaro agli operai dell’ultima ora, pensano;
allora a noi darà di più del pattuito.
Vedendosi però pagati nello stesso modo, non hanno il coraggio di chiedere
di più per loro e, allora, chiedono di meno per gli altri.
Un denaro era il salario minimo per poter vivere, lo stretto indispensabile
per potere sfamare una famiglia.
Gli operai della prima ora chiedono per i compagni di fatica meno del necessario
per vivere, non avendo il coraggio di chiedere, come forse sarebbe stato giusto,
qualcosa di più per loro.
Quando impareremo a ragionare come Dio che fa piovere sui buoni e sui malvagi?
Quando impareremo a gioire della gioia degli altri?
Quando usciremo dalla piccola mentalità del ragioniere del meritarci o meno la salvezza?
Impariamo da Dio a giudicare noi stessi e gli altri, dando a ciascuno il necessario
per vivere, rispettandone la dignità.
Tasto doloroso per tutti noi, perciò, per imitare il Signore c’è solo la preghiera
che ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.