Della 5° settimana del Tempo di Pasqua.
Santi Cristoforo
Magallanes e 24 compagni Martiri messicani.
Prima Lettura
Vieni in Macedonia
e aiutaci!
Dagli Atti degli
Apostoli (16,1-10)
In quei giorni, Paolo
si recò a Derbe e a Listra.
Vi era qui un
discepolo chiamato Timòteo, figlio di una donna giudea credente
e di padre greco: era
assai stimato dai fratelli di Listra e di Icònio.
Paolo volle che
partisse con lui, lo prese e lo fece circoncidere a motivo dei Giudei
che si trovavano in
quelle regioni: tutti infatti sapevano che suo padre era greco.
Percorrendo le città,
trasmettevano loro le decisioni prese dagli apostoli
e dagli anziani di
Gerusalemme, perché le osservassero.
Le Chiese intanto
andavano fortificandosi nella fede e crescevano di numero
ogni giorno.
Attraversarono quindi
la Frìgia e la regione della Galàzia, poiché lo Spirito Santo
aveva impedito loro di
proclamare la Parola nella provincia di Asia.
Giunti verso la Mìsia,
cercavano di passare in Bitìnia, ma lo Spirito di Gesù
non lo permise loro;
così, lasciata da parte la Mìsia, scesero a Tròade.
Durante la notte
apparve a Paolo una visione: era un Macèdone che lo
supplicava: «Vieni in
Macedònia e aiutaci!».
Dopo che ebbe questa
visione, subito cercammo di partire per la Macedònia,
ritenendo che Dio ci
avesse chiamati ad annunciare loro il Vangelo.
Parola di Dio.
Vangelo
Voi non siete del
mondo, ma vi ho scelti io dal mondo.
Dal Vangelo secondo
Giovanni (15,18-21) anno pari.
In quel tempo, disse
Gesù ai suoi discepoli: «Se il mondo vi odia,
sappiate che prima di
voi ha odiato me.
Se foste del mondo, il
mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete
del mondo, ma vi ho
scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.
Ricordatevi della
parola che io vi ho detto: "Un servo non è più grande del
suo padrone".
Se hanno perseguitato
me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la
mia parola,
osserveranno anche la vostra.
Ma faranno a voi tutto
questo a causa del mio nome, perché non conoscono
colui che mi ha
mandato».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Gesù annuncia ai discepoli una
parola chiara e-per certi versi-poco piacevole;
il mondo li odierà proprio perché
essi sono suoi amici.
Gesù usa volutamente questo
termine, senza attenuare affatto il suo significato;
i discepoli non hanno nemmeno
bisogno di parlare o di fare chissà quali azioni;
il mondo sa che essi sono suoi, e
con la loro stessa presenza, essi criticano il
modo di pensare e di fare degli
uomini lontani da Dio.
Notiamo, però, come questa parola
sia molto attuale!
Quante volte, anche oggi, la
Chiesa viene criticata ed attaccata con odio!
Quante volte, azioni e simboli
cristiani, vengono derisi e messi da parte!
Ma questo non deve spaventarci;
anzi, ciò è la garanzia migliore
che siamo di Cristo.
Dunque, ricordiamoci che non
possiamo essere cristiani e vivere di
compromessi con il mondo; saremo
solo degli ipocriti.
Succede anche a me, amici, di
essere attaccato ed anche aspramente perché
parlo del Signore, pazienza, non
dobbiamo avere paura, il male verrà
sconfitto, a noi solo il compito
di pregare.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.