Della 32° settimana del
Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro
della Sapienza (6,1-11)
Dal Vangelo secondo Luca
(17,11-19) anno dispari.
Lungo il cammino verso
Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.
Entrando in un
villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono
a distanza e dissero
ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!».
Appena li vide, Gesù
disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti».
E mentre essi andavano,
furono purificati.
Uno di loro, vedendosi
guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si
prostrò davanti a
Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo.
Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non
ne sono stati purificati dieci?
E gli altri nove dove
sono?
Non si è trovato
nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio,
all’infuori di questo
straniero?».
E gli disse: «Àlzati e
và; la tua fede ti ha salvato!».
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
Sono solo lebbrosi, non
Samaritani o ebrei.
Il dolore ci rende uguali,
elimina le differenze, la disperazione cuce
rapporti impensabili.
Gesù li ascolta ma chiede di
andare dai sacerdoti del tempio; la guarigione
è in un percorso, è progressiva,
non è mai tutta di colpo.
Ci vogliono degli anni per
convertirsi, degli anni per diventare
veramente discepoli.
E si mettono in strada.
Trovatisi guariti ecco che le
differenze ritornano; i nove ebrei vanno al
tempio ma il samaritano non ha un
tempio, il suo è stato raso al suolo
un secolo prima, proprio dagli ebrei.
Allora si rivolge al Tempio.
E il Tempio, Gesù, lo accoglie e
commenta amareggiato; dieci sono stati
sanati, uno solo e stato salvato.
Non è vero che basta la salute,
non è vero che la salute è tutto.
C'è di più; la salvezza.
La salvezza di sapersi amati, di
essere nel cuore di Dio, di essere donati al mondo.
L'ingratitudine è più difficile
da guarire della lebbra.
Purtroppo, spesso e volentieri,
anche noi siamo ingrati nei confronti del Signore.
Per questo dobbiamo aiutarci
sempre con la preghiera, per riuscire a guarire
dall’ingratitudine che abbiamo
nei confronti del Signore.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua
volontà come in cielo così in
terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi
li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in
tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e
sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.