Della 22° settimana del Tempo Ordinario.
Natività della
Beata Vergine Maria,
nascita della SS.
Vergine.
Prima Lettura
Partorirà colei che
deve partorire.
Dal libro del profeta
Michèa (5,1-4a)
E tu, Betlemme di Èfrata,
così piccola
per essere fra i
villaggi di Giuda, da te
uscirà per me colui
che deve essere il
dominatore in Israele;
le sue origini sono
dall'antichità, dai
giorni più remoti.
Perciò Dio li metterà
in potere altrui,
fino a quando
partorirà colei che deve
partorire; e il resto
dei tuoi fratelli
ritornerà ai figli
d'Israele.
Egli si leverà e
pascerà con la forza del
Signore, con la maestà
del nome del
Signore, suo Dio.
Abiteranno sicuri,
perché egli allora sarà
grande fino agli
estremi confini della terra.
Egli stesso sarà la
pace!
Parola di Dio.
Vangelo
Il bambino che è
generato in lei
viene dallo Spirito
Santo.
Dal Vangelo secondo
Matteo (1,1-16.18-23) anno dispari.
Genealogia di Gesù
Cristo figlio di
Davide, figlio di
Abramo.
Abramo generò Isacco,
Isacco generò
Giacobbe, Giacobbe
generò Giuda e i
suoi fratelli, Giuda
generò Fares e Zara
da Tamar, Fares generò
Esrom, Esrom
generò Aram, Aram
generò Aminadàb,
Aminadàb generò
Naassòn, Naassòn
generò Salmon, Salmon
generò Booz
da Racab, Booz generò
Obed da Rut, Obed
generò Iesse, Iesse
generò il re Davide.
Davide generò Salomone
da quella che
era stata la moglie di
Urìa, Salomone
generò Roboamo,
Roboamo generò Abìa,
Abìa generò Asaf, Asaf
generò Giosafat,
Giosafat generò Ioram,
Ioram generò Ozìa,
Ozìa generò Ioatàm,
Ioatàm generò Acaz,
Acaz generò Ezechìa,
Ezechìa generò
Manasse, Manasse
generò Amos, Amos
generò Giosìa, Giosìa
generò Ieconìa e i
suoi fratelli, al
tempo della deportazione
in Babilonia.
Dopo la deportazione
in Babilonia,
Ieconìa generò
Salatièl, Salatièl generò
Zorobabele, Zorobabele
generò Abiùd,
Abiùd generò Eliachìm,
Eliachìm generò
Azor, Azor generò
Sadoc, Sadoc generò
Achim, Achim generò
Eliùd, Eliùd
generò Eleàzar,
Eleàzar generò Mattan,
Mattan generò
Giacobbe, Giacobbe
generò Giuseppe, lo
sposo di Maria,
dalla quale è nato
Gesù, chiamato Cristo.
Così fu generato Gesù
Cristo: sua madre
Maria, essendo
promessa sposa di Giuseppe,
prima che andassero a
vivere insieme si
trovò incinta per
opera dello Spirito Santo.
Giuseppe suo sposo,
poiché era uomo giusto
e non voleva accusarla
pubblicamente,
pensò di ripudiarla in
segreto.
Mentre però stava
considerando queste
cose, ecco, gli
apparve in sogno un angelo
del Signore e gli
disse: «Giuseppe, figlio
di Davide, non temere
di prendere con
te Maria, tua sposa.
Infatti il bambino che
è generato in lei
viene dallo Spirito
Santo; ella darà alla
luce un figlio e tu lo
chiamerai Gesù:
egli infatti salverà
il suo popolo dai
suoi peccati».
Tutto questo è
avvenuto perché si
compisse ciò che era
stato detto dal
Signore per mezzo del
profeta: «Ecco,
la vergine concepirà e
darà alla luce
un figlio: a lui sarà
dato il nome di
Emmanuele», che
significa Dio con noi.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
La festa che oggi celebriamo è di
origine
devozionale e giunge a noi
attraverso i
secoli con tutta la sua
struggente e
incantevole ingenuità, perché di
una
persona grande bisogna celebrare
la
nascita, benedire la sua venuta
come un dono.
Oggi siamo invitati ad alzare lo
sguardo
dalle nostre caotiche e assonnate
attività,
verso la piccola adolescente di
Nazareth
che ha polverizzato le grandezze
e
l’arroganza dei vari Napoleoni
che la
storia partorisce a scadenza
fissa.
La piccola Maria di Nazareth, con
la sua
struggente fede, la sua
trasparente attesa
nella venuta del Messia promesso
dal Dio
dei padri, ancora oggi ci lascia
sorridenti
e (cristianamente) pieni d’invidia.
Maria; noi ti ammiriamo per la
tua giovane
incoscienza, perché hai creduto e
sei beata.
Noi-solcati dalle rughe-noi che
abbiamo
visto gli abissi del cuore dell’uomo,
noi
che ci complichiamo la vita con
vuoti
ragionamenti, restiamo ammutoliti
davanti
a ciò che hai avuto il coraggio
di dire e di
fare, tu che hai creduto di
diventare la Porta
del cielo, di stringere l’immenso
infinito
nell’angusto spazio del tuo
ventre, ci
stupiamo della tua trasparente
normalità
che rischiamo di svilire con i
nostri
troppi complimenti.
E benediciamo la tua nascita,
Maria di
Nazareth, perché hai fatto fare
bella
figura alla nostra piccola e
fragile umanità;
tu sola riscatti la condizione
umana agli
occhi di Dio.
Insegnaci a credere, sorella
nostra, insegnaci
a lasciarci fare, insegnaci a
pregare.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.