giovedì 7 settembre 2023

Il Vangelo del Venerdì 8 Settembre 2023

 

Della 22° settimana del Tempo Ordinario.

Natività della Beata Vergine Maria,

nascita della SS. Vergine.

Prima Lettura

Partorirà colei che deve partorire.

Dal libro del profeta Michèa (5,1-4a)

E tu, Betlemme di Èfrata, così piccola

per essere fra i villaggi di Giuda, da te

uscirà per me colui che deve essere il

dominatore in Israele; le sue origini sono

dall'antichità, dai giorni più remoti.

Perciò Dio li metterà in potere altrui,

fino a quando partorirà colei che deve

partorire; e il resto dei tuoi fratelli

ritornerà ai figli d'Israele.

Egli si leverà e pascerà con la forza del

Signore, con la maestà del nome del

Signore, suo Dio.

Abiteranno sicuri, perché egli allora sarà

grande fino agli estremi confini della terra.

Egli stesso sarà la pace!

Parola di Dio.

Vangelo

Il bambino che è generato in lei

viene dallo Spirito Santo.

Dal Vangelo secondo Matteo (1,1-16.18-23) anno dispari.

Genealogia di Gesù Cristo figlio di

Davide, figlio di Abramo.

Abramo generò Isacco, Isacco generò

Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i

suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara

da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom

generò Aram, Aram generò Aminadàb,

Aminadàb generò Naassòn, Naassòn

generò Salmon, Salmon generò Booz

da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed

generò Iesse, Iesse generò il re Davide.

Davide generò Salomone da quella che

era stata la moglie di Urìa, Salomone

generò Roboamo, Roboamo generò Abìa,

Abìa generò Asaf, Asaf generò Giosafat,

Giosafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa,

Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Acaz,

Acaz generò Ezechìa, Ezechìa generò

Manasse, Manasse generò Amos, Amos

generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i

suoi fratelli, al tempo della deportazione

in Babilonia.

Dopo la deportazione in Babilonia,

Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò

Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd,

Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò

Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò

Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd

generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan,

Mattan generò Giacobbe, Giacobbe

generò Giuseppe, lo sposo di Maria,

dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre

Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe,

prima che andassero a vivere insieme si

trovò incinta per opera dello Spirito Santo.

Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto

e non voleva accusarla pubblicamente,

pensò di ripudiarla in segreto.

Mentre però stava considerando queste

cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo

del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio

di Davide, non temere di prendere con

te Maria, tua sposa.

Infatti il bambino che è generato in lei

viene dallo Spirito Santo; ella darà alla

luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù:

egli infatti salverà il suo popolo dai

suoi peccati».

Tutto questo è avvenuto perché si

compisse ciò che era stato detto dal

Signore per mezzo del profeta: «Ecco,

la vergine concepirà e darà alla luce

un figlio: a lui sarà dato il nome di

Emmanuele», che significa Dio con noi.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

La festa che oggi celebriamo è di origine

devozionale e giunge a noi attraverso i

secoli con tutta la sua struggente e

incantevole ingenuità, perché di una

persona grande bisogna celebrare la

nascita, benedire la sua venuta

come un dono.

Oggi siamo invitati ad alzare lo sguardo

dalle nostre caotiche e assonnate attività,

verso la piccola adolescente di Nazareth

che ha polverizzato le grandezze e

l’arroganza dei vari Napoleoni che la

storia partorisce a scadenza fissa.

La piccola Maria di Nazareth, con la sua

struggente fede, la sua trasparente attesa

nella venuta del Messia promesso dal Dio

dei padri, ancora oggi ci lascia sorridenti

e (cristianamente) pieni d’invidia.

Maria; noi ti ammiriamo per la tua giovane

incoscienza, perché hai creduto e sei beata.

Noi-solcati dalle rughe-noi che abbiamo

visto gli abissi del cuore dell’uomo, noi

che ci complichiamo la vita con vuoti

ragionamenti, restiamo ammutoliti davanti

a ciò che hai avuto il coraggio di dire e di

fare, tu che hai creduto di diventare la Porta

del cielo, di stringere l’immenso infinito

nell’angusto spazio del tuo ventre, ci

stupiamo della tua trasparente normalità

che rischiamo di svilire con i nostri

troppi complimenti.

E benediciamo la tua nascita, Maria di

Nazareth, perché hai fatto fare bella

figura alla nostra piccola e fragile umanità;

tu sola riscatti la condizione umana agli

occhi di Dio.

Insegnaci a credere, sorella nostra, insegnaci

a lasciarci fare, insegnaci a pregare.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.