mercoledì 2 dicembre 2020

Il Vangelo del Giovedì 3 Dicembre 2020

 

Della 1° settimana di Avvento.

San Francesco Saverio, Sacerdote e Missionario.

Prima lettura dal libro del profeta Isaia (26,1-6)

In quel giorno si canterà questo canto nella terra di Giuda: «Abbiamo una

città forte; mura e bastioni egli ha posto a salvezza.

Aprite le porte: entri una nazione giusta, che si mantiene fedele.

La sua volontà è salda; tu le assicurerai la pace, pace perché in te confida.

Confidate nel Signore sempre, perché il Signore è una roccia eterna, perché

egli ha abbattuto coloro che abitavano in alto, ha rovesciato la città eccelsa,

l'ha rovesciata fino a terra, l'ha rasa al suolo.

I piedi la calpestano: sono i piedi degli oppressi, i passi dei poveri».

Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Matteo (7,21.24-27) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: "Signore, Signore",

entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.

Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un

uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia.

Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella

casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.

Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un

uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia.

Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su

quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

La Chiesa è saldamente ancorata alla roccia del Vangelo, nessun vento può abbatterla.

Solo gli uomini di Chiesa si lasciano abbattere, purtroppo

Quanto è vero!

Anche nella nostra vita di fede; se ci sono dei momenti di fatica, di scoraggiamento,

di prova, non dobbiamo temere.

Ciò che crolla è ciò che è superfluo, non ciò che è indispensabile.

I terremoti interiori, nella vita, possono farci morire sotto le macerie ma, se abbiamo

costruito saldamente la nostra vita intorno ai valori del Vangelo, ciò che resta in

piedi è ciò su cui poter ricostruire.

L’Avvento ci prepara al Natale riportandoci all’essenziale.

Non ci spaventiamo se soffiano i venti, se la pandemia ci mette in crisi, se abbiamo

la sensazione di vivere un tempo destabilizzante, da fine Impero; cerchiamo il

Regno anzitutto e il resto ci sarà dato in abbondanza.

Non parliamo a vanvera di Dio, non scomodiamolo per giustificare le nostre prese

di posizione ma, con semplicità, viviamo con coerenza la Parola che

quotidianamente meditiamo, facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.