mercoledì 30 settembre 2015

Il Vangelo del Giovedì 1 Ottobre 2015

1° Lettura dal libro di Neemìa (8,1-4.5-6.7-12)
Dal Vangelo secondo Luca (10,1-12) anno B.
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li
inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo
dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono
pochi gli operai!
Pregate dunque il signore della messe, perché mandi
operai nella sua messe!
Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi;
non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi
a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”.
Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà
su di lui, altrimenti ritornerà su di voi.
Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello
che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa.
Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno,
mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che
vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”.
Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno,
uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della
vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la
scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno
di Dio è vicino”.
Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata
meno duramente di quella città».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Sòdoma, nell’Antico Testamento, è una città peccatrice
il cui delitto è salito fino al cielo, al cospetto di Dio.
Nonostante l’intercessione di Abramo, la città non fu
risparmiata dalla distruzione.
Eppure, Gesù dice che persino la città simbolo del peccato
e della disobbedienza a Dio avrà una sorte meno dura di
quelle città che non ascolteranno la parola di salvezza
predica dai discepoli di Gesù.
Questo avviene perché la salvezza portata da Gesù è
l’ultima e definitiva parola di luce data all’umanità;
gli uomini non devono più aspettare niente di nuovo,
perché Dio ha rivelato la pienezza del suo amore nel Figlio.
Dunque, rifiutarne il messaggio, anche se per interposta
persona, significa chiudersi definitivamente a questo amore.
Gesù non chiede la luna, chiede di ascoltare il suo
messaggio attraverso il Vangelo, e riceveremo il suo
amore, per questo preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.