Della 18° settimana
del Tempo Ordinario.
San Sisto papa e Compagni, martiri.
Prima lettura dal libro
del profeta Naum (2,1.3;3,1-3.6-7)
Ecco sui monti i passi
d’un messaggero che annuncia la pace!
Celebra le tue feste,
Giuda, sciogli i tuoi voti, poiché il malvagio non passerà
più su di te: egli è
del tutto annientato.
Infatti il Signore
restaura il vanto di Giacobbe, rinnova il vanto d’Israele, anche
se i briganti li hanno
depredati e saccheggiano i loro tralci.
Guai alla città
sanguinaria, piena di menzogne, colma di rapine, che non
cessa di depredare!
Sìbilo di frusta,
fracasso di ruote, scalpitìo di cavalli, cigolìo di carri, cavalieri
incalzanti,
lampeggiare di spade, scintillare di lance, feriti in quantità, cumuli
di morti, cadaveri
senza fine, s’inciampa nei cadaveri.
«Ti
getterò addosso immondizie, ti svergognerò, ti esporrò al ludibrio.
Allora chiunque ti
vedrà, fuggirà da te e dirà: “Nìnive è distrutta!
Chi la compiangerà?
Dove cercherò chi la
consoli?”».
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo
(16,24-28) anno pari.
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro
a me, rinneghi se
stesso, prenda la sua croce e mi segua.
Perché chi vuole
salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria
vita per causa mia, la
troverà.
Infatti quale
vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero,
ma perderà la propria
vita?
O che cosa un uomo
potrà dare in cambio della propria vita?
Perché il Figlio
dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi
angeli, e allora
renderà a ciascuno secondo le sue azioni.
In verità io vi dico:
vi sono alcuni tra i presenti che non moriranno, prima di
aver visto venire il
Figlio dell’uomo con il suo regno».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Parola potente, parola
inquietante, parola incompresa è quella che illumina
la nostra giornata.
Gesù chiede ai suoi discepoli di
prendere la croce e di seguirlo, di salire con lui
sul Golgota, di gettare il cuore
oltre l'ostacolo, di amare fino a morire, se necessario.
Parola incompresa perché troppo
spesso crediamo che Dio manda le croci e le
sofferenze, quando Gesù, invece,
ci svela che Dio non ama la sofferenza e che,
se avesse potuto, avrebbe
volentieri evitato la croce.
Distinguiamo bene la nostra
croce, allora; la croce, spesso, ce la infliggono
gli altri o noi stessi e i nostri
ragionamenti contorti.
Gesù non vuole un popolo di doloranti,
ma di discepoli disposti ad amare
anche a costo di soffrire.
Vale la pena di credere, di osare
tutto, di esagerare, dice il Signore, vale la pena
di perdere tutto per incontrare l’Assoluto.
È il proclama presuntuoso di un
fanatico religioso o la sfida alle nostre piccole
certezze da parte di Dio?
È vero amici, a nessuno piace
soffrire, neanche a me, ma col tempo ho capito
che la sofferenza fa parte della
nostra vita, che non la puoi scansare, ma condividere
con amore, con il sorriso e con
la preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.