lunedì 29 maggio 2023

Il Vangelo del Martedì 30 Maggio 2023

 

Della 8° settimana del tempo ordinario.

Santa Giovanna d'Arco, vergine.

Prima Lettura

Chi adempie i comandamenti offre un sacrificio che salva.

Dal libro del Siràcide (35,1-15)

Chi osserva la legge vale quanto molte

offerte; chi adempie i comandamenti

offre un sacrificio che salva.

Chi ricambia un favore offre fior di farina,

chi pratica l'elemosina fa sacrifici di lode.

Cosa gradita al Signore è tenersi lontano

dalla malvagità, sacrificio di espiazione

è tenersi lontano dall'ingiustizia.

Non presentarti a mani vuote davanti al

Signore, perché tutto questo è comandato.

L'offerta del giusto arricchisce l'altare,

il suo profumo sale davanti all'Altissimo.

Il sacrificio dell'uomo giusto è gradito,

il suo ricordo non sarà dimenticato.

Glorifica il Signore con occhio contento,

non essere avaro nelle primizie delle tue mani.

In ogni offerta mostra lieto il tuo volto,

con gioia consacra la tua decima.

Da' all'Altissimo secondo il dono da lui

ricevuto, e con occhio contento, secondo

la tua possibilità, perché il Signore è uno

che ripaga e ti restituirà sette volte tanto.

Non corromperlo con doni, perché non li

accetterà, e non confidare in un sacrificio

ingiusto, perché il Signore è giudice e per

lui non c'è preferenza di persone.

Parola di Dio.

Vangelo

Abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito.

Dal Vangelo secondo Marco (10,28-31) anno dispari.

Pietro allora prese a dirgli: "Ecco, noi

abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito".

Gesù gli rispose: "In verità io vi dico:

non c'è nessuno che abbia lasciato casa

o fratelli o sorelle o madre o padre o figli

o campi per causa mia e per causa del

Vangelo, che non riceva già ora, in

questo tempo, cento volte tanto in case

e fratelli e sorelle e madri e figli e campi,

insieme a persecuzioni, e la vita eterna

nel tempo che verrà.

Molti dei primi saranno ultimi e gli

ultimi saranno primi".

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Pietro e gli altri sono rimasti sconcertati

dalla dura reazione di Gesù all’abbandono

del giovane ricco che pensa di avere troppo

da rinunciare per seguire davvero il Signore

(notiamo bene; ha chiesto a Gesù la ricetta

per la felicità, il Signore gliela da e a lui

non va bene!).

Gesù, sconsolato, ci confida che la

ricchezza è un grande rischio, un pericolo

per chi voglia davvero trovare la felicità.

Sconcerto tra gli apostoli; non che nessuno

abbia problemi di ricchezza; l’unico,

Matteo, ha venduto tutto e non gli importa

più nulla del denaro.

Pietro, timidamente (ma probabilmente

già immagina la risposta!) chiede conferma

di questa teoria; loro hanno lasciato tutto,

quindi sono a posto, no?

No, Pietro, anch’io sono dalla tua parte,

ma non è proprio così.

La ricchezza è questione di atteggiamento

del cuore, non di spessore del portafoglio,

la ricchezza può essere un’attaccamento

eccessivo a un pensiero, a una persona,

a un progetto e Gesù dice; l’unico che

può colmare davvero il cuore sono Io.

Non è una minaccia, quella del Maestro,

è una promessa; Lui pretende di essere

più di ogni bene, più di ogni affetto,

più di ogni desiderio.

La ricchezza, in questo, è perniciosa e

ingannevole perché difficilmente realizza

quella felicità che promette.

Ho incontrato persone riuscite e realizzate

scontrarsi, nella vita, con la difficile realtà

che la felicità è nei nostri cuori e il nostro

desiderio è infinito.

Gesù incoraggia Pietro; se davvero hai lasciato

tutto, Pietro, riceverai cento volte tanto.

Pietro non sa se essere contento o preoccupato,

non sa ancora che dovrà staccarsi dalla cosa

più difficile; l’immagine di se stesso

buon apostolo, apostolo fedele.

Solo nella fatica della sconfitta,

nell’umiliazione del tradimento Pietro,

infine, scoprirà di avere lasciato l’ultima

cosa cui era legato; un falso amor proprio

e lì, all’indomani della resurrezione, sul

lago di Tiberiade, potrà-finalmente!-dire

con verità che ora l’unica cosa che gli

importa è quell’amore che ha visto negli

occhi di Gesù mentre cercava di attirare

a se il giovane ricco.

Non facciamo l’errore del giovane ricco,

amici, ma imitiamo Pietro a riconoscere

l’Amore del Signore, con l’aiuto della preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.